Da più parti aleggia nel ceto parlamentare, di affidare la presidenza della Repubblica Italiana al presidente della banca centrale europea (BCE) a Mario Draghi. Ma chi è Mario Draghi, cosa ha fatto nella sua lunga carriera di super tecnico dell’economia ed ora fregiato alla nomination della più alta carica dello Stato Italiano?
In questi anni il debito pubblico è schizzato, ovvero uno dei maggiori responsabili del debito pubblico italiano, al di là della politica, c’è una responsabilità personale da pubblico impiegato di Mario Draghi, cioè dell’attuale presidente della BCE. Andando avanti, dal 1993 al 2001, il nostro ex direttore generale del ministero del tesoro, è stato presidente delle commissioni per le privatizzazioni italiano. Il governo italiano, tramite Mario Draghi, ha fatto una grande opera di dismissione del patrimonio pubblico, come le banche di interesse nazionale: Banca Commerciale, Credito Italiano, Banco di Roma che sono state date e svendute al mercato, così come altre imprese strategicamente importanti per L’Italia (clicca qui).
In tutta questa campagna di privatizzazioni, Mario Draghi è stato l’artefice, l’ideologo principe, è stato colui che ha costruito questa grande svendita di stato. Quindi Mario Draghi ha una doppia responsabilità, il debito pubblico e di aver svenduto beni che erano del popolo italiano, al privato, ad un prezzo che è al di sotto del valore di mercato, con una perdita netta in conto capitale. Il risultato è stato che è aumentato il valore delle spese, diminuendo la cassa.
Oggi questo signore deve essere accusato con una responsabilità anche per una altro fatto, in quanto dal 2002 al 2005, prima che diventasse governatore della Banca d’Italia, è stato vice presidente della banca americana della Goldman Sachs. Tale banca è una delle più grandi banche d’affari al mondo. Una banca che si occupa di consigliare i governi nella privatizzazione e nelle opere di dismissione del patrimonio pubblico nei confronti del privato.
La Goldman Sachs, banca d’affari, è stata creata nel 1869 da un ebreo tedesco (Marcus Goldman) e da un generale americano (Samuel Sachs). La banca nel corso degli anni ha conseguito una serie di affari e nel 1929 l’anno della grande depressione, della grande crisi, stava rischiando il fallimento, in quanto aveva truffato una serie di persone applicando quello che va sotto il nome di Schema Ponzi.
Lo schema Ponzi consiste di prendere i soldi ad una persona promettendo dei lauti guadagni, delle facili rendite e con quei soldi convincendo un’altra persona, con il risultato di pagare gli interessi con i soldi dell’ultima persona. Ponzi era un immigrato italiano negli Stati Uniti, che ha inventato questo meccanismo. Ad ogni cittadino immigrato italiano, prendeva 2 dollari promettendogli degli interessi cospicui, alla fine riuscì a fare 15.000.000 $.
Questo meccanismo è stato adottato, come detto, dalla Goldman Sachs. Meccanismo finanziario migliore per truffare il prossimo.
La stessa cosa ha fatto la Goldman Sachs nel 2010, ed è imputata dello stesso reato. Questa grande banca d’affari non solo ha l’ideologia perversa del libero mercato e di quella che va a consigliare i governi a svendere beni nazionali a poche persone, compiendo tanto di quei misfatti, passando alla storia per essere non una banca d’affari, ma una grande bancarella che serve per andare a fare affari soltanto per i loro clienti e i loro proprietari.
Di tutto questo Mario Draghi, non solo è artefice, non solo è responsabile, ma è un perno fondamentale di questo sistema. Finito questo sistema è andato a fare il governatore prima alla Banca d’Italia, poi alla Banca Centrale Europea, con una domanda: “Con un conflitto d’interesse o no?”
E’ evidente che la risposta rimarrà elusa.
La Goldman Sachs, banca dai più grandi poteri finanziari al mondo, usa un sistema che si chiama REVOLVING DOORS (porte girevoli), nel senso che entrano da lei dei politici, trasformandosi in finanzieri, o entrano dei finanzieri che si trasformano in politici. Un grande meccanismo di gente che si traveste, stile Udinì, facendo carriera ed immessa nelle stanze dei segreti e dei misteri. Questa gente infine acquisisce capacità sacerdotali per amministrare l’economia, trasformandosi in guida per la società.
Tutto questo crea chiaramente un problema. Un problema che oggi va sotto il nome di Mario Monti, cioè un meccanismo scellerato per cui alcune persone cercano di trarre in inganno il prossimo, convincendole di cose che non esistono. I mentecatti della peggiore specie si permettono di vendere fumo in un pacco regalo o facendo il gioco delle tre carte, cercando di guadagnare qualche euro per sopravvivere truffando il prossimo. Chi lo fa a livello più sofisticato, più subdolo perché ha capacità tecniche, cognizioni scientifiche e soprattutto potere illimitato, è ancora maggiormente più responsabile. Non possiamo prendercela soltanto con chi ruba i mandarini, giustificato per fame, però chi non ha fame e fa questo per truffare milioni di persone, facendole soffrire, convincendole di cose astratte, è ancora più responsabile.
Bisogna porre rimedio a tutto questo meccanismo atroce, che genera solo disperazione. Qui non stiamo parlando di teorie complottistiche. Molte volte sui social network, che sulla stampa si sente parlare della Trilaterale o il gruppo Bilderberg. Non ritengo che queste organizzazioni siano effettivamente dei poteri occulti che vada a dirigere il mondo, però si faccia questa considerazione. Perché sorge una organizzazione. Per difendere alcuni interessi. E’ come un organizzazione sindacale che nasce per difendere gli interessi dei lavoratori. E’ qual’è l’interesse della Trilaterale o del gruppo Bilderberg, fare in modo che la loro ideologia abbia il sopravvento su altre ideologie, cioè fanno politica ai massimi livelli, facendo in modo di convincere che il libero mercato è l’unica salvezza dello spirito umano, l’unica salvezza per il popolo.
Queste organizzazioni tuttavia, spiegano le loro considerazioni non in maniera democratica, muovendo le file nazionali, usando sistemi di pressione, facendo in modo che i pochi appartenenti siano nel gota delle classi dirigenti e pezzi di società, decidendo il destino degli altri al di fuori delle regole democratiche.
Mario Draghi, con le sue logiche, con le sue idee, con le sue politiche monetarie risponde al popolo europeo, alla commissione europea, al parlamento europeo, alle regole della democrazia europea o a lobby di poteri finanziari. Sembra evidente che Mario Draghi risponde ad altre logiche che non sono quelle della salvezza dei popoli europei, ma agli interessi dei profitti, degli utili ed alle rendite, solo di alcuni prescelti.
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