ARRIVA,ARRIVA,ARRIVA la manovra economica del governo Monti sta arrivando. Lunedì prossimo ci aspetta una bella sorpresa. Da quello che si legge, questa nuova manovra fiscale, oltre al blocco degli aumenti delle pensioni e al prolungamento dell’età lavorativa per le donne, c’è anche la revisione delle aliquote Irpef e un aumento dell’Ici sulle seconde e terze case.
Oltre al ritorno dell’Ici sulla prima casa, che sarà comunque applicata in maniera, sarà imposta un’Ici elevata per le seconde e terze abitazioni. La nuova manovra prevede anche una rivalutazione delle rendite catastali: oggi i valori dei beni immobiliari sono rivalutati ai fini del prelievo del 5%. La proposta è di elevare questo moltiplicatore al 15% o, a seconda delle esigenze di casa, anche al 20%. Vogliono, e questa è bella, pagare le società appaltatrici delle stato in titoli di stato.
Bene, ce l’abbiamo fatta "ora l'Italia non è più vista come il problema dell'eurozona. Anzi: la Merkel e Sarkozy non considerano Monti neppure un collega, ma lo guardano come a un esperto al quale chiedere consigli. Lo chiamano dottore e si aspettano di apprendere modi e soluzioni per salvarsi" lo dice un giornalista della Repubblica Carmelo Lo Papa. Però ora sono tutti più sereni. E siccome da Berlino a Francoforte, da Strasburgo a Lione fino a Parigi non c'è uno straccio di tecnico in grado di consigliare questi poveracci del direttorio franco-tedesco, la Merkel e Sarkozy si rivolgono con deferenza e riverenza al "dottore", chiedendo con umiltà francescana lumi sulle ricette da adottare per guarire il paziente. Due sono le cose: se fosse realmente così, allora questo Monti è davvero il grande vecchio della Goldman Sachs Group (è una delle più grandi banche d'affari del mondo, che si occupa principalmente di investimenti bancari e azionari) di cui si vocifera in rete. Se invece così non fosse (come chiunque sano di mente non ha difficoltà ad immaginare), allora stiamo assistendo al più grande spettacolo di fregatura del mondo. Ma davvero dobbiamo tenerceli questi banchieri che stanno al governo. Ma davvero dobbiamo tenerceli questi parlamentari? Perché siamo tutti indebitati? Chi è responsabile di questo debito? E’ tutto normale quello che sta accadendo? O c’è qualcosa che non quadra? Stiamo, purtroppo assistendo alla commedia quotidiana delle borse che crollano, dei politici che si danno la colpa l’un l’altro, di fantomatici speculatori che non si sa chi siano, salvo che sono certamente dei balordi miliardari che ci portano via i soldi dalle nostre tasche. E pure è tutto chiaro come l’acqua chi comanda l’occidente sono le grandi banche. Le grandi banche sono solidali fra di loro e fanno parte di un pool molto ristretto. I creditori apparentemente sono loro, sono loro che dettano agli Stati Sovrani Democratici quello che devono fare. E’ la dittatura del denaro che ha cancellato ogni democrazia. Ma è poi vero che gli dobbiamo qualche cosa? La risposta la sanno tutti quelli che sanno è CHE SIAMO STATI DERUBATI. I grandi conglomerati finanziari dell’occidente sono andati tutti in fallimento nel 2007. Sarebbero crollati tutti se la Federal Reserve la BCE e i paesi produttori di petrolio non fossero intervenuti di fatto coprendo il loro CRAK. Hanno lasciato fallire la Lehman Brothers per dare un contentino al grande pubblico ignaro, tutti gli altri sono stati salvati con i soldi nostri. Nessuna regola a questi banchieri è stata introdotta per tagliargli le unghie. Una volta salvati dai governi hanno chiesto di essere pagati una seconda volta. Certo i crediti sulla carta li hanno, ma sono i prestiti che hanno elargito sul “niente”. Producono denaro con dei trucchi e lo prestavano facendosi pagare l’interesse dalla gente. Ma ci ricordiamo dell’Argentina che è stata messa sul lastrico dai banchieri. Quando si è scoperto che truffavano hanno convocato i governi e i banchieri centrali e hanno detto «Siamo troppi grossi per fallire, volete farci affondare? Peggio per voi. Niente più campagne elettorali gratis, niente più potere. Vi faremo fronteggiare le folle infuriate e scateneremo i nostri media contro di voi, vi faremo a pezzi. Pubblicheremo dove sono i vostri conti in banca, vi richiederemo i soldi che vi abbiamo dato sotto banco» I governi e le banche centrali hanno ovviamente ceduto. La Grecia, l’Irlanda, il Portogallo sono stati gli esperimenti preliminari. Bisogna salvarli gridano tutti, altrimenti crolla l’Euro, crolla l’Europa. Ma chi li deve salvare? Cioè chi deve pagare il loro falsi debiti e i grandi banchieri? Gli Stati. Ma gli Stati sono già in rosso dopo i salvataggi del 2007-2008. Allora devono pagare le popolazioni, anche l’Italia. Stanno dicendo ai popoli europei che è finito il patto sociale che a retto negli ultimi 60 anni l’Europa occidentale. Via il welfare praticamente di colpo. Poi ci dicono che si deve ricominciare a crescere, cioè a consumare. Ma con quali soldi se tutti i redditi dei lavoratori verranno falciati; e con quali beni visto che dovremmo privatizzare perfino gli uffizi di Firenze, il duomo di Milano e il colosseo di Roma. Le aste delle privatizzazione saranno affollate di banchieri che verranno a comprare i nostri debiti usando denaro virtuale che loro hanno prodotto e che gli abbiamo già pagato una volta. Una RAPINA SCIENTIFICA. E noi che facciamo? I partiti, la sinistra, la destra, il centro non hanno nessuna idea alternativa, avendo accettato da decenni tutti i ricatti possibili ed immaginabili, essendo parte della grande truffa. La mia idea e di mandarli tutti a lavori fozati e organizzarci per impedire che ci espropriano. Bisogna dire che quei debiti sono illegali, fatti da regimi corrotti alle nostre spalle, bisogna cambiare le regole uno stato non è equiparabile ad una banca. Le vite di milioni di persone non sono di proprietà delle banche. Gli stati devono avere accesso al denaro a tasso zero, le banche devono avere riserve pari alla quantità dei prestiti che erogano. Eresia, eresia grideranno gli economisti che in tutti questi anni hanno tenuto il gioco ai ladri. Noi dobbiamo rispondere non pagheremo, il problema è come. La mia risposta è difendere il nostro territorio, come hanno fatto in Val di Susa. Loro hanno capito e si sono organizzati. Facciamo la stessa cosa in tutta Italia. Vedrete che li costringiamo a trattare.
Nessun commento:
Posta un commento