“Sull’evasione fiscale, l’Italia è in stato di guerra” (Tempi)
“La concertazione (con i sindacati) è come un dentifricio. Se non si mette il coperchio, scorre tutto”
“Con Berlusconi oggi lo spread sarebbe a 1200”
“E’ necessario che i governi educhino e siano autonomi dal Parlamento”
“Il campionato di calcio dovrebbe essere sospeso per due o tre anni”
“I giovani devono abituarsi a cambiare lavoro. Fare sempre lo stesso lavoro è noioso”
2) Il posto fisso è monotono, i giovani devono abituarsi alle sfide.
3) Lo stato non ha la disponibilità economica per sostenere tutti gli invalidi, loro devono collaborare come gli altri cittadini.
4) Non c’è crisi fin quando i negozi sono aperti.
5) In Italia non stiamo cosi male, in Grecia ci sono stati 1725 suicidi, in Italia soltanto 364 suicidi.
Ci sono stati a Madrid, come ad Atene, come in Serbia che hanno scatenato delle reazioni che noi abbiamo già inghiottito. Pensiamo all’IVA, sui consumi lì hanno protestato e in Italia non è successo nulla. Non parliamo più dell’IMU, una tassa sulla casa che oramai sta lì e nessuno dice che si toglierà, un popolo di una pazienza enorme. E’ evidente che nel nostro paese esiste un organizzazione sociale che ancora tiene.Tuttavia c’è un altra verità da raccontare, se si assiste alle sedute della camera e del senato tramite i loro siti, si vede una distanza enorme, non si rendono conto di quello che c’è intorno. Poi arriva il professorone e dice: “per il bene dell’Italia bisogna approvare la spendig review”. Un massacro sociale e non succede nulla, la politica ha smesso, tramite i suoi rappresentanti, di interessarsi della cosa pubblica, dei problemi dei cittadini. Un paese che si avvita su una discussione infinita sulla legge elettorale, perché hanno il problema come rientrano in parlamento e come tenere fuori quelli che non ci stanno, dimenticando i problemi sociali.
Questa è la realtà del paese Italia. Sono indignato, perché i problemi sociali di un paese, un parlamentare li deve vivere ogni giorno, ogni giorno deve ricevere persone che lo hanno votato. Invece abbiamo un governo che non lo ha votato nessuno, un governo che ha commissariato la democrazia di questo paese, un governo che non è interlecutore di nessun cittadino, questa è la drammatica realtà. E le organizzazioni sindacali? Non hanno fatto un minuto di sciopero a fronte di quello che ogni singolo cittadino sta subendo da questo governo. E’ bene ricordare che nel 2006, solo per aver accennato ad una discussione di un nuovo statuto dei lavoratori, proposto dal governo Berlusconi, i sindacati portarono in piazza 2 milioni di persone, oggi? A novembre dell’anno scorso con lo spread sopra i 500 punti, la colpa era del governo, adesso è colpa di chi critica il governo. Il governo ed alle forze politiche che lo appoggiano, sono sicuri che questa avventura che ci lega all’Europa deve durare per l’eternità? Perché prima del 2000, che guadagnava 2.000.000 di £, stava bene, oggi con 1.000 € fa la fame. L’Italia ha bisogno di ritornare a stampare la nostra moneta, l’Italia ha bisogno di rimettere soldi nelle tasche della gente, questo fino a che l’Europa non diventi uno stato, la moneta rimarrà solo un affare delle banche. La moneta deve essere espressione dello stato, non lo stato espressione della moneta, altrimenti cambia la classifica le banche diventano padrone della nostra vita, dicendoci, come hanno fatto con i greci, con gli spagnoli, rientrate dal debito. Perché dovremmo fare questa operazione, mettendo a repentaglio la nostra vita sociale, chi sono loro per decidere il futuro del popolo italiano, greco e spagnolo. Questa demogogia perpetua che si sente ogni giorno, perfino dal nostro presidente della repubblica, che l’Europa ce lo dice. L’Europa siamo noi cittadini, ed ogni cittadino ha il diritto di manifestare la sua indignazione, e loro se ne devono andare, perché questa Europa che non va avanti da nessuna parte, deve tener presente che ogni popolo ha il diritto di partecipare alla costruzione di un nuovo stato come protagonista e non subendo le ingerenze di qualche tecnocrate di turno. Ma questo governo tecnico è stato nominato, chissà da chi, nominato per eliminare lo spreco. Spreco?, e che vuol dire spreco, se una siringa nella regione Lazio costa due euro e nella regione Lombardia un euro, è evidente che ci sia uno spreco, ma non è che questa storia della siringa c’e la prendiamo con l’infermiere che fa la puntura. Questo è il tema, quando si dice che debbo licenziare il 10% dei dipendenti pubblici, stiamo parlando di 400.000 persone. Questo vuol dire mandare sul lastrico centinaia di famiglie. Si deve cambiare registro, la sovranità, la moneta, la democrazia, la politica sociale chi decide su queste questioni, fin ora hanno deciso le banche e questo mostro chiamato Europa, questo mostro chiamato BCE (banca ad esclusivo interesse dei privati). Quando si dice che alcune politiche, alcune misure del governo stanno affossando il paese, producendo disoccupazione con la conseguenza dell’abbassamento del PIL, è inutile che raccontano che bisogna lavorare di più. Sarà molto difficile fare una redistribuzione con questo sistema liberista, con il quale lo Stato deve mettersi in mano ai mercati. Abbiamo questo problema strutturale dal 1981, grazie al divorzio tra Ministero del tesoro e banca d'Italia. Una ideologia liberista che ha FALLITO.
Monti si compiace di non avere nessuna opposizione
(di Cludio Messora)
Parlando in un nuovo stabilmento della Barilla, oggi Monti si è compiaciuto della grande prova di coesione che l'Italia, unica nel panorama degli stati in crisi del sud Europa, sta dando.
In particolare, si è compiaciuto di come tre grandi forze politiche, in passato dedite alla distruzione reciproca, oggi si dimostrino invece collaborative. Fino al punto da essere totalmente allineate, schiacciate sulla linea del Governo, aggiungo io. E' un punto di vista. Tuttavia, chi ha responsabilità di governo non dovrebbe ignorare che l'opposizione è un elemento costitutivo della democrazia. In assenza della quale, la democrazia stessa decade e si passa a regimi di natura differente. Oggi i partiti sono sostanzialmente aboliti, non essendovi differenza alcuna tra loro, né tra loro e l'indirizzo del Governo. L'ultima volta che furono aboliti, eravamo alla fine degli anni '20, e il presidente del Consiglio era un tipo piuttosto autoritario.
Monti incrocia poi le dita, constatando come, a differenza di Grecia, Spagna e Francia, gli italiani stiano dando prova di responsabilità. Fuori di metafora: si compiace dell'assenza di qualsiasi forma significativa di protesta di piazza. E aggiunge che l'Europa guarda con soddisfazione alla nostra prova di maturità. Forse anche con qualche respiro di sollievo, aggiungo sempre io.
Un paese ormai pacificato, dunque. Sia dal punto di vista politico che sociale. Suggerisco di rottamare il Parlamento e di eleggere due nuove camere di rappresentanza: una con sede alla Bocconi, una in piazza Affari. I nuovi "lords" saranno le società quotate in borsa, e le elezioni si terranno sui mercati, con semplici operazioni di compravendita titoli. Un meccanismo di vera rappresentanza diretta, senza intermediazioni.
Non sarebbe tutto più chiaro? Monti ci pensi. Basta tirare qualche riga aggiuntiva sulla Costituzione.

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