lunedì 28 novembre 2011

Il debito pubblico


Allora concittadini, ci stanno bombardando che l’Italia ha debito pubblico di circa 2.000 miliardi di debito pubblico. Le mirabolandi performance dei nostri parlamentari dagli inzi degli anni ‘70 hanno falcidiato l’Italia compreso i suoi cittadini. Bisogna tassare la prima casa, bisogna intervenire sulle pensioni, bisogna aumentare l’IVA, bisogna introdurre la patrimoniale e così via fino alla noia mortale. Dopo successioni più o meno lunghe dei vari partiti alla guida dei governi in Italia si è sempre registrato un innalzamento del debito pubblico.
Prima dell’entrata in Europa, nel ’92, l’Italia firmò gli accordi di Maastricht che prescrivevano parametri di finanza pubblica come il rapporto deficit/pil del 3% e debito/pil del 60%. Quei termini di raffronto l’Italia non li ha mai mantenuti. Cercò, a spese degli italiani di afferrare quei parametri con manovre finanziarie pari alla mostruosa cifra di 400 mila miliardi di lire. Tutto inutile il debito pubblico aumentava senza sosta, fino ad arrivare a 1.300.000 mila miliardi di lire. Scesero in campo gli europeisti più convinti spiegandoci delle proprietà miracolose dell’euro. Infatti, il tanto famigerato spread con i bund tedeschi scesero a 6,5 punti. Ma come al solito, invece di sfruttare questa opportunità, i nostri politici dal 2001 hanno messo in campo tutta la loro capacità di affossare l’Italia; destra, sinistra, centro, maggioranza, opposizione, sindacati, industriali, TUTTI. Il nostro debito pubblico purtroppo è arrivato ad oggi a 1.900 miliardi di euro. Eccoci arrivati al governo Monti con tutti i suoi professori. Lui si che ha la bacchetta magica per risollevare l’Italia. La sua bacchetta magica è la gente comune che sarà ancora una volta tassata, no!no! Tartassata. Alla faccia dei poteri forti e di tutte le lobby che circolano nel territorio nazionale. All’insiedamento del Professore Monti come primo ministro, alla camera dei deputati, ha dichiarato che in Italia non ci sono poteri forti. I poteri forti ci sono, ci saranno sempre in Italia. E per effetto della globalizzazione il nostro debito è caduto in mano anche a poteri forti fuori dai confini italiani. Quali sono i poteri forti è presto detto -LE BANCHE_
Che speculano sui nostri risparmi, sulle nostre aspettative, sul nostro futuro. Purtroppo a mio avviso le strategie delle banche e quello di fare soldi, soldi e poi soldi, ma la colpa non è loro, la colpa come ho spiegato prima, è dei nostri governanti che sono in prima linea a tutelare gli interessi delle banche. Un esempio come il nostro debito pubblico sia così vertiginosamente cresciuto la vedete sul video. Vi sembra banale, ma non lo è. Speriamo, e qui ho forte dubbi, che il governo Monti sappia governare con autorevolezza le banche imprimendo al paese un economia reale e non fatto di pezzi di carta e su dichiarazioni che i leader europei danno alla stampa.  

sabato 26 novembre 2011

Italia fortissimamente Italia




Italia, Italia fortissimamente Italia ma con quali menti. Ascoltate che disse Leonardo Sciascia alcuni anni fa.

Svegliamoci Ragazzi

Il governo Berlusconi è ormai agli sgoccioli. La prossima settimana forse si insidierà il nuovo governo per risolvere la crisi italiana. Siamo alle solite, le lancette dell’orologio sono ritornate indietro di 10 anni e il teatro italiano della politica rimette in scena lo stesso copione. E’ inutile, siamo alle solite, tutte le forze politiche hanno una ricetta per uscire dalla crisi, accusandosi l’uno con l’altro di avere delle responsabilità politiche.Partiamo dall’inizio. Il governo Berlusconi, a mio avviso, si era presentato con propositi abbastanza soddisfacenti nei confronti degli italiani. Anche l’opposizione, digerita la sconfitta elettorale, si era seduta nel parlamento assicurando di tenere sotto controllo l’operato del governo. Ora, non voglio
dilungarmi per fare un’analisi prettamente politica, da qui al 2008, anno in cui si insidiò il governo Berlusconi ma, quello che più ci interessa è come oggi siamo giunti ad una crisi politica. In parte si ripete quello che ho dichiarato nel post precedente (6 novembre). La maggioranza dice che si sta operando per il bene degli italiani e dell’Italia, l’opposizione, a sua volta dice che il governo non  svolge una fiscalizzazione equa, non fa una politica sociale onesta, e così via fino all’eternità. In realtà, è che non siamo stati capaci di fronteggiare una crisi economica in modo serio e competente e le responsabilità sono dei nostri parlamentari, che noi italiani abbiamo votato, bene o male. Volete sapere come fronteggiano la crisi economicai nostri eletti al parlamento? Bene, l’anno scorso una mozione per abrogare i vitalizi dei deputati è stata bocciata alla camera in meno di 5 minuti. Invece le pensioni dei politici si sviluppano in modo esponenziale. Giuliano Amato, uno dei rispettabili statisti, quello che si è inventato l’ISI (Imposta Statale Immobili) anche sulla prima casa, che poi è diventata ICI (Imposta Comunale Immobili), prende di pensione fra incarichi da parlamentare, ministeri, presidente del consiglio e quant’altro, 31.000 €, con presa per in giro finale dichiarando su un giornale testuali parole «Si, è vero, prendo una pensione d’oro». Potrei fare un elenco, di personaggi, che in queste ore dicono di voler bene all’Italia, ma l’esempio precedente è più che sufficiente. Allora che fare? Ma prima di dare una risposta a questo quesito, gradirei e consiglierei di leggere prima la Costituzione Italiana, fondamenta del nostro vivere civile.

Rimane tutto uguale

Mi rivolgo soprattutto ai giovani, che domani non saranno più giovani SVEGLIATEVI. Svegliatevi perché sicuramente domani sarete voi a ricominciare il ciclo, ormai perpetuo, di dire ai vostri giovani di darsi una mossa. E così via senza fine.
Non voglio fare il moralista, ma avendo colloqui più o meno intensi con ragazzi/e e non solo, si scopre un profondo malessere verso il sistema della società di oggi. Rivolgete questa sofferenza, questa angoscia, verso la classe politica, i vecchi parrucconi che reggono l’economia; ma 30/40 anni fa chi erano i giovani che governano l’Italia di oggi? Diciamo i vari D’Alema, Fini, Alemanno, Rutelli, Casini (Gruppo1) ecc. ecc. ecc. che come voi oggi avevano grandi ideali (chi più a sinistra, chi più a destra, chi più al centro) per fare una società più giusta, più equa. Vedete il ciclo continua. Siamo sicuri che i vari Vendola, Di Pietro, Renzi, Bocchino, Alfano (Gruppo2) domani cambieranno il sistema? NOOOO!
Domani sarà tutto uguale. Perché il Gruppo 1 educherà nei migliori dei modi il Gruppo 2. E’ così ragazzi che funzionano le cose. E se vedono o sentono qualcuno che esce fuori dal coro lo fanno letteralmente fuori (vedi Mario Segni oppure vedi Obama negli Usa). Allora? Allora bisogna rompere questo circolo vizioso, bisogna che in qualche modo si aprano le coscienze e l’intelletto di ognuno di noi. Bisogna rompere con questa concezione di individualismo, egoismo, manifestazioni esteriori che sotterrano qualsiasi presupposto per migliorare la nostra società anche per le generazioni future.