giovedì 26 aprile 2012

Un anagramma inquietante


Il 17 aprile è stata una giornata disgraziata per l’Italia. perché in questa data il Senato della Repubblica Italiana ha approvato l’art. 81 della Carta Costituzionale.
Modificando l’art. 81 si impedirà alle istituzione pubbliche, a cominciare dallo stato, di intervenire nell’economia. Perché ormai è chiaro qual’è l’ideologia liberista trionfante. Le istituzione pubbliche si devono ritirare dalla vita politica, sociale ed economica perché le lobby finanziarie internazionali, tramite l’UE, devono comandare, le loro esigenze devono stare al primo posto. Un giorno disgraziato che si associa alla proposta del governo, della modifica dello statuto dei lavoratori, l’art.18, in cui al Senato, alla commissione lavoro e previdenza sociale, sta procedendo alla discussione.
Quindi insieme alla modifica dell’art. 81, che calpesta un articolo fondamentale della nostra Costituzione si sta discutendo, con la riforma Fornero, l’art. 18. Un articolo che impedisce alle imprese di licenziare secondo i propri desideri, secondo il proprio arbitrio un lavoratore o una lavoratrice. Quando si tratta di oltraggiare i diritti della popolazione, i diritti dei cittadini e i diritti dei lavoratori questo Parlamento e i suoi parlamentari partono a razzo. Questo Parlamento, con la maggioranza di Berlusconi, con la maggioranza di Bersani, con la maggioranza di Casini mette mano alle leggi contro i lavoratori. L’art 18 nessun governo ha mai osato toccare in 30 anni, non modificare, TOCCARE.
Ricordiamoci che 10 anni fa al circo Massimo di Roma, la stessa CGIL, che in parte dice “si” alla modifica dell’art. 18, portò 2 milioni di persone per protestare contro la modifica dello statuto dei lavoratori.
Ritornando all’art. 81 che fino a ieri regolamentava la vita del paese con il bilancio dello stato. Lo stato, i comuni, le regioni e le provincie potevano intervenire con investimenti sul territorio e la  sua salvaguardia. Potevano intervenire sui servizi pubblici, sui servizi della salute e sui servizi della scuola. In definitiva, lo stato italiano si poteva indebitare per arricchire la società, per garantire i diritti, per garantire il capitale sociale. Da oggi lo stato italiano, sotto la sferza dell’unione europea, non potrà più farlo, perché l’obbiettivo di fondo è rientrare dal debito, l’obbiettivo di fondo è pareggiare il bilancio. Il patto fiscale che il governo Monti ha firmato il 2 marzo di quest’anno, a Bruxelles, ci dice anche che bisogna rientrare nel debito, che l’Italia ha di 1900 miliardi di €, riportarlo a 900 miliardi di € in 20 anni. Il che significa che ogni anno dobbiamo risparmiare circa 50 miliardi € solo per alleggerire il debito.
Uno stato serve a progettare il futuro dei suoi cittadini e non la sua distruzione, puntando sulla capacità di una crescita diversa di un paese e quindi spostando delle poste di bilancio. Se questa possibilità è inibita, qualunque facoltà di governo viene meno. Allora c’è da chiedere a questi signori del Parlamento Italiano “Vi pare possibile, manomettere la Costituzione senza sottoporla al parere popolare?”
Una contraddizione clamorosa, un Parlamento fatto da “nominati”, l’espressione è del segretario del PD (Pier Luigi Bersani), cioè da persone indicate dalle segreterie dei partiti, che si accollano il diritto di cambiare un articolo fondamentale della nostra Carta Costituzionale. Si pensi che nei lavori del Senato per la modifica dell’art. 81, è intervenuto il senatore Lusi, sostenendo che “la riforma dell’art. 81 è una riforma epocale”. Un signore che se ne intende di bilanci a tal punto che ha rovinato la Margherita e il PD, a furia di malversazioni nella gestione del denaro proveniente dal finanziamento pubblico. Questa è la gente che ci condurrà all’impoverimento, che dal punto di vista economico è una follia perché lo stato non è un’azienda. Deve tenere conto dei problemi del paese, deve tener conto della disoccupazione, delle pensioni, del lavoro che non c’è. Quindi il pareggio di bilancio come legge dello stato è un vero suicidio dal punto di vista economico, ma è anche una grave violazione dal punto di vista democratico perché non si possono cambiare gli articoli della Costituzione senza chiedere ai cittadini un loro parere attraverso un referendum.
Purtroppo in questi giorni, come anticipato, in senato stanno discutendo anche dell’anagramma dell’art. 81 e cioè la modifica dello statuto dei lavoratori, che secondo la Fornero si chiama riforma del mercato del lavoro. E’ un orrore perché le riforme servono a cambiare in meglio le cose precedenti. Quando le cambiano in peggio non sono più riforme, ma sono dei veri e propri orrori, in questo caso per quanto riguarda i loro diritti e soprattutto il futuro dei prossimi lavoratori.
Stanno creando una situazione in cui chi va a lavorare deve somigliare sempre di più ad uno schiavo, lavorare fino a 66/67 anni, fino a che le forze lo sorreggono, percepire 3 o 4 anni di pensione e poi devi morire. Questo ha scritto l’FMI, l’aspettativa di vita è troppo alta con costi troppi elevati, lo stato non se lo può permettere, i conti dello stato devono essere in pareggio e le banche sono contente. Questo governo, tramite l’UE, sta portando il paese indietro di 100 anni, non al futuro.
Tutto questo perché? Perché ce lo chiede l’Europa.
C’è modo e modo di rispondere all’Europa, rispondendo in altri modi diversi. E’ stato scelto un modo poco accettabile sotto il profilo logico e del merito. Ricordiamoci che l’11 agosto del 2011 partì questa sceneggiata un pò pazzesca, e partì con la forma di convocare una bicamerale delle commissioni affari costituzionali e bilancio, per dare una sensazione che il parlamento lavorava. Avrebbe dovuto essere un lavoro delle due commissioni delle camere che affrontava il problema della modifica dell’art. 81. Fu invece una riunione talmente informale che fu usata solo dal ministro dell’economia, Giulio Tremonti, per fare una conferenza stampa sull’argomento, in  cui parteciparono anche i leader dei partiti, come comprimari di una passerella mediatica. I componenti delle due commissioni non aprirono bocca perché non ci fu il tempo neanche di parlarne, con una interpretazione grottesca di questo tema. In quella conferenza stampa il signor Bersani disse queste testuali parole “Non parlatemi di pareggio di bilancio in Costituzione, sarebbe come castrarsi da ogni politica economica”.
Un ultima riflessione. Questo tentativo di votare con i ⅔, quanto alla camera che al senato,  dei voti rappresenta un tentativo insidioso perché può far passare il principio che da ora in poi la Costituzione può cambiare con i ⅔ di voti, impedendo ai cittadini di esprimersi con un referendum.
Le lobby internazionali, tramite il governo Monti ed i suoi alleati parlamentari, stanno provando se la maggioranza consociativa riesce a produrre una modifica con i ⅔, significa che gli può venire in mente di farlo anche con la futura riforma costituzionale, come hanno fatto con l’art. 81. A questo punto, diranno, noi siamo noi, i voti ce l’abbiamo e perché non dobbiamo fare una riforma costituzionale dando ad intendere al popolo che rafforzando il governo quanto il parlamento, quando noi sappiamo che da forza solo il governo, e magari addirittura dal presidente del consiglio il titolo di chiedere lo scioglimento delle camere. Badate che questa è una cosa pericolosissima perché mettere in Costituzione che il presidente del consiglio può chiedere al capo dello stato lo scioglimento delle camere, costituisce l’apertura di un dissidio insanabile a livello istituzionale, in quanto se il presidente della repubblica è contrario? Che succede? Il presidente del consiglio se ne va con la coda fra le gambe? Chi fa una modifica della Costituzione di queste proporzioni dovrebbe avere l’onesta di scrivere, in chiare lettere, il presidente del consiglio non potrà mai più diventare un soggetto dotato di poteri extra istituzionali. Perché se tu dai al possessore ipotetico di mezzi di comunicazione la facoltà di chiedere lo scioglimento delle camere, crei davvero una condizione veramente terribile.

mercoledì 18 aprile 2012

Mortificato


Mortificato.

Mortificato per come stanno trattando la nostra Costituzione.
Mortificato per come le grandi banche ci stanno impoverendo.
Mortificato per come ci stanno togliendo ogni forma di democrazia.
Mortificato per come il Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere il garante supremo della Costituzione, sia stato in grado di assegnare il Governo a dei personaggi definiti tecnici.
Mortificato dalla totale incapacità dei nostri parlamentari (da noi eletti) di difendere gli interessi, la dignità, degli italiani.

Mortificato dalla totale incapacità dei nostri parlamentari di tenere sotto controllo il nostro debito pubblico. Debito pubblico realizzato soltanto ad ingrassare le grandi banche mondiali.
Mortificato dagli organi istituzionali che hanno represso la voce degli italiani. Perfino Di Pietro ha inchinato il capo (promotore del Referendum per abolire la legge Porcellum) di fronte ha questa nuova forma di  dittatura.
Mortificato da una democrazia che in balia delle onde, è come una nave in cui il capitano(Schettino) l’abbandona al suo destino. In parlamento quanti Schettino ci sono?
Mortificato da una Repubblica il cui governo assalta i residui dello stato sociale, sovverte lo stato miserevole di vita di molta parte della popolazione colpendo le pensioni e i redditi più bassi lasciando invece intoccate le spese belliche? Perché l’esecutivo non disdice la commessa dei 131 aerei F35 (una commessa di ben 15 miliardi di euro, praticamente mezza finanziaria…) di cui l’Italia non ha nessun bisogno visto che non deve (non dovrebbe) essere impegnata in nessun teatro di guerra?
Mortificato dalle liberalizzazioni compiacenti soltanto ai gruppi finanziari e alle agenzie di rating.
Mortificato per come la stampa fiancheggia in modo spudorato la politica del governo Monti. Oggi 17 Aprile il Senato ha approvatoi la modifica dell’art. 81 della Costituzione, relativa all’equilibrio di bilancio. Il che significa che ci esproprieranno, svenderanno beni e pezzi dell’Italia. Avete per caso notato qualche notizia sui giornali nazionali? Escluso ovviamente i più attenti.
Mortificato per come si sia instaurato in Italia questo clima di silenzio, questo clima quasi intimidatorio.
Mortificato da questo signore, Mario Monti, che con la sua applomb, con la sua tranquillità, con la sua autorità (non ho detto autorevolezza), mi sembra il maestro della scuola, che quando dice ai suoi alunni “Silenzio ragazzi”, immediatamente ognuno di loro siede al proprio banco a braccia conserte, pronti ad ascoltare il professore e le sue spiegazioni.
Mortificato da questo presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale (come preside della scuola) invita tutte le classi dell’istituto a non commentare il suo operato perché non è tollerato.
Ma dietro a questo teatrino del perbenismo edificante, della rassicurante voce flemmatica di ogni ministro, della commozione e del rimpianto, dell’ottimismo lanciato sulle parole del futuro, dietro a tutto questo c’è lo stesso nemico di prima che, con più destrezza e con meno goffaggine, mina le fondamenta del vivere civile, del vivere sociale e assicura al profitto e alla decadente borghesia italiana una speranza di risollevarsi e di poter contrattare ancora in Europa e nel mondo intero delle fette di mercato su cui speculare, speculare e ancora speculare.
Sarà evidente a tutti quando le conseguenze materiali costringeranno a separare la compassata immagine di Mario Monti dalla sua maschera, da quella dell’uomo di Stato rigidamente osservante i protocolli richiesti e imposti dalla Banca Centrale Europea.
Mortificato dai signori dell’Europa che ci vengono a dire come ci dobbiamo comportare.
Mortificato dal movimento sindacalista, anche loro in ginocchio, chiedendo il permesso a Mario Monti, di non condividere poi tanto l’art. 18 dello statuto dei lavoratori.
Mortificato dai trattati europei che i vari governi italiani hanno firmato nella più completa segretezza, con la complicità dei giornali e dei giornalisti, i quali sapevano ma non dicevano, i quali sanno ma non dicono.
Mortificato da una moneta che non ci appartiene, che intrinsicamente viene generata già con debito che io non ho chiesto e che devo pagare.
MORTIFICATO E INCAZZATO.
MORTIFICATO E INCAZZATO.
Allora amici connazionali, qui ci stanno togliendo la nostra sovranità, la nostra dignità, la nostra storia, la nostra patria.

M

mercoledì 11 aprile 2012

Preludio alla schiavitù



ARTICOLO 32
Status giuridico, privilegi e immunità

1. Al fine di consentire al MES di realizzare il suo obiettivo, allo stesso sono conferiti nel territorio di ogni suo membro lo status giuridico ed i privilegi e le immunità definiti nel presente articolo. Il MES si adopera per ottenere il riconoscimento del proprio status giuridico e dei propri privilegi e delle proprie immunità negli altri territori in cui opera o detiene attività.

2. Il MES è dotato di piena personalità giuridica e ha piena capacità giuridica per:
a) acquisire e alienare beni mobili e immobili;
b) stipulare contratti;
c) convenire in giudizio; e  
d) concludere un accordo e/o i protocolli eventualmente necessari per garantire che il suo status
giuridico e i suoi privilegi e le sue immunità siano riconosciuti e che siano efficaci.
3. I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, godono dell’immunità da ogni forma di giurisdizione, salvo qualora il MES rinunci espressamente alla propria immunità in pendenza di determinati procedimenti o in forza dei termini contrattuali, compresa la documentazione inerente gli strumenti di debito.

4. I beni, le disponibilità e le proprietà del MES, ovunque si trovino e da chiunque siano detenute, non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio e di qualsiasi altra forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative.

5. Gli archivi del MES e tutti i documenti appartenenti al MES o da esso detenuti sono inviolabili.

6. I locali del MES sono inviolabili.

7. I membri del MES e gli Stati che ne hanno riconosciuto lo status giuridico e i privilegi e le immunità riservano alle comunicazioni ufficiali del MES lo stesso trattamento riservato alle comunicazioni ufficiali di un membro del MES.
8. Nella misura necessaria allo svolgimento delle attività previste dal presente trattato, tutti i beni,  le disponibilità e le proprietà del MES sono esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e moratorie di ogni genere.

9. Il MES è esente da obblighi di autorizzazione o di licenza applicabili agli enti creditizi, ai prestatori di servizi di investimento o ad altre entità soggette ad autorizzazione o licenza o regolamentate secondo la legislazione applicabile in ciascuno dei suoi membri.

Traduzione: Mafia

Già la lettura di questo articolo ci fa capire in che razza di dittatura l’Italia è costretta ad avventurarsi. Parlo del MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, più noto come fondo Salva Stati. Quali dei due è di interesse dei popoli europei? Perché l’Europa ha redatto 2 meccanismi salva stati: MESF (Meccanismo Europeo di Stabilità Finanziaria) che aveva in dote 60 miliardi, esauriti per aiutare l’Irlanda e il Portogallo, e il nostro famigerato MES.
Una sigla che ci sta facendo tutti quanti fessi. Ma che cos’è questo MES, una agenzia di reclutamento, un ufficio postale. In realtà questa sigla rappresenta un attività sovrannazionale, sopra tutti gli stati, avendo intrinsicamente un altissimo raggio di azione senza dover rispondere a nessuno. Questo MES è uno strumento di conquista che sostanzialmente permetterà di acquisire un dominio assoluto sull’Europa. Teniamo presente che gli amministratori del MES saranno uomini più potenti che l’Europa moderna abbia mai conosciuto.
Per combattere questi uomini non ci rimane altro che dichiarare guerra a questi uomini. Non si tratta di una guerra da fare con le armi, ma una guerra ancora più potente, ancora più penetrante nell’interesse delle nazioni e delle persone, si tratta di combattere una guerra contro il potere del denaro. Quando abbiamo scoperto che la BCE è una banca privata, con dei soci privati, che condizionano gli stati, immediatamente dopo sentiamo parlare di un fondo salva stati. E’ evidente che il disegno di questa nuova Europa prevede un ulteriore accelerazione del completamento del progetto per rendere i popoli a servizio esclusivo delle lobby finanziarie. L’abominio vero è che questo organismo non dipende dai popoli dell’Europa, ma dipende da chi sottoscrive la maggior parte del capitale all’interno di questo organismo, essendo a tutti gli effetti una società per azioni. Una società per azioni con i soldi dei cittadini europei, una società per azioni che comanda chi ha più soldi, chi mette più soldi.
Una società per azioni con 700 miliardi di capitalizzazione e il 60% di questa capitalizzazione comanderà un fondo in grado letteralmente di dominare gli stati. Non solo di dominare dal punto di vista finanziario, ma di condizionare se non addirittura dettare quelli che dovranno essere i comportamenti nell’ambito della gestione degli stati membri. Quindi anche i nostri dirigenti italiani (politici, industriali, sindacati e giornalisti accreditati) saranno soggetti a questa forma di dittatura, senza nessun tipo di potere da esercitare nell’ambito nazionale.
Si tenga conto che nel meccanismo istitutivo di questo MES, ci sono delle clausole che prevedono che se si accede, per uno stato in difficoltà, ad un prestito presso questo organismo si è obbligati a sottostare ad una condizione imprescindibile. Condizione imprescindibile di cedere la sovranità economica/finanziaria al MES. Significa sostanzialmente che il MES sarà in grado di legiferare in piena autonomia al posto dello stato in difficoltà. Il Parlamento, con il suo Governo di quello stato,  in definitiva verrà espropriato dei suoi poteri.
E’ chiaro quindi che si utilizza il potere economico, possedendo in aggiunta la moneta ed la sua emissione, per governare interi popoli.
Ci troviamo di fronte ad una entità, non eletta dai cittadini europei, che avrà dei poteri enormi e non dovrà rispondere a nessuno del suo operato. Nientemeno, sulle somme percepite come emolumenti, questi signori, non saranno tenuti a pagare le tasse allo stato dal quale arrivano. Nello statuto di questo trattato che hanno sottoscritto gli stati membri, si sottolinea che tutti i dirigenti del MES, compreso il loro staff, avranno la totale immunità dal potere giudiziario. Di conseguenza non possono essere sottoponibili a nessun provvedimento giudiziario. Stiamo parlando di un entità che in pratica è uno stato nello stato, ma più forte di tutti gli stati messi insieme.
C’è un altro paradosso di cui bisogna mettere in risalto. Gli stati che fanno parte di eurolandia, verseranno e regaleranno, una cospicua somma di denaro, per poi riceverli in prestito se uno stato entra in difficoltà economica, con il risultato che saranno debitori con il loro stesso denaro.
Praticamente l’Italia arriverrà a versare e regalare, 125 miliardi di €. La prima rata fissata a circa 15 miliardi, l’Italia la regalerà a fine luglio.
Ripartizione dei voti dei governatori del  MES, proporzionale al capitale sociale sottoscritto.
Membri MES
Azioni
Capitale sottoscritto (EURO)
Regno del Belgio
243 397
24 339 700 000
Repubblica Federale tedesca
1 900 248
190 024 800 000
Repubblica d’Estonia
13 020
1 302 000 000
Irlanda
111 454
11 145 400 000
Repubblica ellenica
197 169
19 716 900 000
Regno di Spagna
833 259
83 325 900 000
Repubblica francese
1 427 013
142 701 300 000
Repubblica italiana
1 253 959
125 395 900 000
Repubblica di Cipro
13 734
1 373 400 000
Granducato di Lussemburgo
17 528
1 752 800 000
Malta
5 117
511 700 000
Regno d’Olanda
400 190
40 019 000 000
Repubblica d’Austria
194 838
19 483 800 000
Repubblica portoghese
175 644
17 564 400 000
Repubblica di Slovenia
29 932
2 993 200 000
Repubblica slovacca
57 680
5 768 000 000
Repubblica di Finlandia
125 818
12 581 800 000
Total
7 000 000
700 000 000 000


Si potrebbe pensare che una volta che questa montagna di soldi entrano in questa cassaforte, siano al sicuro e che questo risparmio ritorna utile in caso di necessità. Non è così, una volta versati questi soldi nelle casse del MES, perdono la sovranità dello stato che li ha versati. Il trattato infatti, stabilisce che le quote che ogni stato versa al MES, sono di proprietà esclusiva del MES stesso.
Riassumendo, è come se un individuo ha versato 100.000 € in banca, e siccome sua figlia si deve sposare, chiede alla banca 50.000 € la quale su questa somma la banca gli applica un interesse, praticamente ti prestano i tuoi soldi. Questa si chiama finanza creativa.
L’Italia che ruolo ha in tutto questo. Ahimè, l’Italia fa la parte della cenerentola, zitta e lavora. Nonostante che la banche italiane siano nelle condizioni migliori rispetto alle banche francesi e tedesche riguardo i parametri di Basilea, il MES verrà governato da chi detiene il 60% del capitale. Gli unici che sono in grado di versare soldi in queste casse sono i tedeschi che sono ben felici di accettare una situazione di questo genere e i francesi. A questi si aggiungeranno membri esterni, perché il trattato lo prevede, come Stati Uniti e Cina. Infatti, la Merkel prima, dopo Monti, sono andati a negoziare l’operazione.  
Essenzialmente si creerà un gruppo di 4 nazioni che dinventeranno a tutti gli effetti i dominatori d’Europa. Perchè l’Inghilterra si è tolta da questo sistema e non vi ha partecipato? Alcuni sostengono che l’economia inglese è traballante ed ha capito che poteva essere fagocitata da questo sistema.   
In realtà, al di là del bel nome che si è dato questo organismo, il MES è un organismo ammazza democrazie. In effetti, è vero che il MES sarà governato dai 17 ministri delle finanze dei paesi membri, che eleggeranno un CdA, che a sua volta eleggerà un direttore generale che di fatto sarà l’unico a poter revocare l’immunità ai dipendenti del MES. Quindi il direttore generale avrà un potere enorme, una persona potentissima, che sarà alle dipendenze soltanto da potenti lobby finanziarie.
L’Italia sarà partecipe a questa instaurazione della nuova dittatura economica, perché di fatto andrà a firmare questo contratto ammazza stati. Inoltre il MES, secondo il trattato, non avrà soltanto compiti economici, ma potrà avere tranquillamente compiti di: investimenti azionari e di investimenti immobiliari. Questo in denaro vuol dire che dal momento in cui uno stato europeo entra in difficoltà economica e con la conseguente privatizzazione di un bene pubblico, il MES sarà l’unico poter intervenire ed acquistare le aziende o i beni privatizzati. Praticamente si compreranno i nostri beni con i nostri soldi.
In teoria questi signori ci stanno dicendo di dargli le chiavi di casa nostra e tutte le spese condominiali, gas, energia elettrica, telefono le gestiscono loro con i tuoi soldi. Poi se ti trovi in difficoltà dopo due mesi, fanno un ipoteca sul tuo immobile che paghi sempre tu, ma i soldi li prenderanno loro. Dopodiché  se non puoi pagare l’ipoteca dovrai chiedergli un prestito. Chiaramente non sarai in grado di onorare questo prestito, sarai sommerso di debiti, ipoteca sulle spalle più prestito, finendo a dormire alla Caritas.
Questo meccanismo non è di stabilizzazione economica, ma un meccanismo di destabilizzazione, in quanto il direttore generale ha la facoltà a suo proprio insindacabile giudizio di aumentare i contributi dei paesi che fanno parte del MES. Questo significa che se uno stato è in difficoltà, ma in qualche maniera c’è la fa ha superare la crisi economica, questi signori con un colpo d’ala faranno lievitare il fondo in modo da non permettere a quello stato il superamento della crisi economica. Automaticamente, per tanto sarai sempre sotto la loro giurisdizione.
POSSIAMO FERMARE TUTTO QUESTO?
Abbiamo tre strade. La prima strada percorribile è quella del referendum per uscire fuori dall’Euro e quindi dall’Europa. A mio avviso è la più accessibile, ma ancora non sento nel paese un forte richiamo a ricorrere ad un referendum che ci faccia uscire fuori da questo incubo.
La seconda strada è quella di scendere in piazza, fermare il paese, scioperare con il coinvolgimento di tutte le classi sociali (pensionati, lavoratori pubblici e privati, liberi professionisti, piccola imprenditoria), e fare uno scipero ad oltranza, cioè fare una vera e propria rivoluzione. Purtroppo non siamo pronti, non tutto il mondo è la Francia, l'unico popolo che si dimostra coeso e sempre presente quando ci sono da difendere diritti che i loro antenati hanno conquistato in dure battaglie di decine di anni; forse la Germania e altri stati del nord Europa hanno popolazioni capaci di capire ed intervenire come i Francesi, ma noi italiani siamo in una condizione pietosa.
La terza strada è di rimettere tutto al buon senso dei nostri parlamentari della camera e del senato, con un piccolo aiuto che potremmo dargli nel modo seguente. In questo momento è all’esame del parlamento la modifica dell’art. 136 del trattato di funzionamento dell’unione europea. Il motivo della modifica è che il trattato di funzionamento sostanzialmente è in contraddizione con la formazione del MES. Dunque viene la necessità di modificare l’art. 136 prima di mettere in strada questo trattato ammazza democrazia. I nostri parlamentari che stanno lì nel parlamento e se ne fregano di andarsi a leggere tutto quello che stanno approvando, infatti hanno già approvato in commissione in attesa dell’approvazione definitiva in aula. L’appello è rivolto a tutti quelli che mi leggono è quello di inviare a più parlamentari possibili la petizione che trovate nel link, redatta dalla dottoressa  Lidia Undiemi, con la speranza di ottenere qualche risultato e che questi imbecilli dei nostri parlamentari tirano fuuori i loro attributi, per il bene dell’Italia.
Nel link successivo la stesura dello statuto del MES

Video appello della dottoressa Lidia Undiemi.