lunedì 18 febbraio 2013

Il dubbio


Con un personaggio di rilievo del genere, con un vasto pubblico pronto ad ascoltare e credere ciecamente ad ogni cosa che dice, è ritenuto pericoloso dai poteri forti che devono assicurarsi che non tutte le verità vengono spifferate.


Beppe Grillo è stato il migliore allievo di Giacinto Auriti, professore di economia, che denunciò pesantemente la truffa del Signoraggio, eppure il fu comico genovese parlò dello scandalo della moneta a debito solo in uno spettacolo risalente al 1998. Cosa può essere successo, perché non parla più della radice di tutti i mali, la creazione di denaro dal nulla. Andando a spulciare la carriera di Beppe Grillo, si può scoprire che negli ultimi anni la Casaleggio Associati ha assunto una società editrice del comico genovese.

La Casaleggio Associati nasce il 22 gennaio 2004 a Milano da 5 persone: Enrico Sasson, Gian Roberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich.
La mission ufficiale dell’azienda è di sviluppare una consulenza strategica di rete per le aziende e di realizzare rapporti sull’economia digitale. Nel loro sito ufficiale è pubblicato un video molto eloquente e allo stesso tempo allarmante: “PROMETEUS: IL FUTURO DEI MEDIA”, si tratta della visione futurista che i soci fondatori della Casaleggio hanno a livello di Media. 

La Casaleggio Associati sponsorizza, oltre al resto, ha sponsorizzato un video gioco chiamato “SECOND LIFE”. Un video gioco di ruolo destinato alla massa. Un intrattenimento virtuale che unisce giocatori di tutto il pianeta, tramite il proprio avatar, possono vivere una seconda vita, con un proprio conte corrente e relazioni amorose.

Perché (clicca qui PROMETEUS.) Prometeo è una figura della mitologia greca, titano, figlio di Giapeto e di Climene, che sottrae il fuoco, simbolo della luce, per riportarla agli uomini sulla terra. La strana coincidenza, per chi ci crede naturalmente, è lo stesso fuoco che ha portato Lucifero dal regno dei cieli. La Casaleggio, adottando il simbolo di Prometeo, non sarà sicuramente esoterica, ma è significativo che davanti al Centro Rockefeller di New York si staglia una statua gigante di Prometeo, voluta proprio dal magnate in persona!

Ma ritorniamo ai soci fondatori della Casaleggio Associati, che secondo Marcello Pamio, dal sito finanzachiaro.it, afferma: "Per capire il quadro generale, rimanendo però sempre collegati con la Casaleggio Associati , è necessario conoscere la Webegg Spa : un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende in Rete, controllata per il 59,8 % da I.T. Telecom Spa (controllata a sua volta al 100% da Telecom Italia.

-Gianroberto Casaleggio è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg.
-Luca Eleuteri (socio Casaleggio) tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg.
-Mario Cucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg.
-Enrico Sasoon entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg
-Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e stranamente, organizzatore dei Meet-up di Grillo a Milano"

Su cinque soci della Casaleggio, ben quattro lavoravano per la Webegg Spa con incarichi molto prestigiosi e importanti! E poi cos’è successo? Tra giugno e agosto 2004, la IT Telecom Spa sigla un accordo con Value Partner Spa per la cessione del pacchetto azionario detenuto in Webegg Spa, pari al 69,8% del suo capitale, al prezzo di 43 milioni di euro, il restante 30,2% è posseduta da Finsiel (79,5% Telecom Italia).

Value Partners è la più grande società di consulenza strategica di origine italiana! Nel gennaio 2004 quindi dopo pochi mesi, come è stato detto, i cinque fondano a Milano la Casaleggio Associati. Questo dato è molto interessante perché risulta che gli attuali editori di Beppe Grillo hanno lavorato fino a pochi anni fa, all’interno di una società della Telecom Italia, la stessa soggetto di attacchi (certamente giusti) da parte del comico genovese.

Nel 2004 la Casaleggio annuncia la partnership con Enamics, una società statunitense fondata nel 1999, leader del Business Technology Management (BTM). La Enamics ha come “clienti” potentissime corporation del calibro di: Pepsico, JP Morgan, Northrop Grumman, US Department of Tresury (Dipartimento del Tesoro USA), BNP Paribas, American Financial Group,ecc. Tra queste, quella che più c’interessa è la banca d’affari JP Morgan, perché rientra nell’impero dei Rockefeller, una delle famiglie che controllano il mondo!

E’ molto indicativo venire a conoscenza che l’editore di Beppe Grillo (nonostante le giustissime campagne contro l’inquinamento ambientale, le energie alternative, i biocarburanti, l’idrogeno, ecc.) abbia tra i partner proprio quella banca (JP Morgan), che ha interessi economici enormi in ogni dove, e soprattutto nel comparto bancario, energetico e/o petrolifero!

Tra le compagnie che detiene nel portafoglio la JP Morgan c’è anche la multinazionale Monsanto. Una compagnie che si occupa del settore alimentare che promuove cibi tipo OGM, dalle quali Grillo non parla mai dei probabili danni di questi alimenti, anzi definisce paranoico chi sostiene l’incontrario. Come definisce ossessionato Pascucci, suo mentore per i suoi spettacoli negli anni ’90 contro il Signoraggio Bancario. Grillo sa delle scie chimiche che attraversano il nostro paese, e non solo, questi strani fenomeni che si vedono nei cieli? E’ possibile pensare che tali scie non sono altro che inquinanti per le piantagioni, giustificando il ricorso della modificazione genetica, gli OGM per l’appunto? Il Grillo ambientalista, perché non ne parla, perché non fa una campagna d’informazione contro queste scie? Resta il dubbio se il fenomeno Grillo è anch’esso un prodotto nuovo da dare alle masse.

Il fenomeno Grillo l’ho abbiamo già vissuto, un reflusso, un ritorno ad una sorta di contestazione a tutto campo. Come non ricordare il fenomeno dell’uomo qualunque, il “Qualunquismo”. Un qualunquismo dell’immediato dopo guerra fu un fenomeno apparentabile al Grillismo. Un movimento anche lì, che faceva ad un personaggio eccentrico, Guglielmo Giannini, un giornalista brillante, spregiudicato nel linguaggio. Riuscì a sconvolgere, si inserì in un atmosfera che aveva bisogno di questi toni eclatanti, di quella retorica, che è ritornata con Grillo, piena di esagerazione, di parole grosse, di parole forti. Guglielmo Giannini, reintrodusse la parola zebedei, che sconvolse i nostri nonni ed i nostri padri, ma lui se ne giovò per polemizzare con i suoi oppositori. Il qualunquismo ai suoi tempi ebbe una affermazione che in qualche modo sembra annunciare quella che potrebbe avere Grillo alle prossime elezioni.

La simbiosi dei due personaggi è molto simile, trovando queste analogie in molti paesi, in cui un personaggio dilatato, esagerato viene fuori imponendosi. Si impone alla fantasia di elettori stanchi, usurati, delusi in momenti storici particolarmente difficili, come questo che stiamo attraversando, e come era nel ’46 in Italia dell’uomo qualunque.

Fatte le debite proporzioni il Messico ha avuto Pancio Villa, la Francia ha avuto Alfred Bougeard, gli Stati Uniti d’America hanno avuto Michael Moore, possono essere accostati a Beppe Grillo. Beppe Grillo è un personaggio abile, un capo popolo, un monologhista, una persona competente alla comunicazione. Conosce il popolo, conosce i punti deboli, conosce i momenti in cui affondare le proprie ragioni. Bravissimo, tramite la Casaleggio Associati, ad usare la tecnica digitale, mentre intorno abbiamo dei politici più portati alla pastorizia , giovandosi come un rivoluzionario di altri tempi che usavano i forconi. Grillo è il proprietario del movimento, usando il movimento come se fosse il suo vestito personale, il padrone di questa iniziativa politica.
Ora che cosa succederà a questo movimento a gestione padronale, non lo possiamo sapere, ma sappiamo sicuramente l’esperimento di Parma. Parma era una città desolata e distrutta dalle precedenti amministrazioni e questo cambiamento che si deve al M5S, ha aperto i cuori alla speranza, ma la speranza è lenta a muoversi, ed anche i grillini sono lenti, perché fino ad ora non è successo niente. Almeno i parmigiani si sono liberati di una gestione terrificante degli ultimi anni. La sfida che attende il movimento è quella di contrapporre il leaderismo e la democrazia, come scrive Pirgiorgio Corbetta su Panorama “Il leaderismo contiene un ambiguità di fondo nei confronti della democrazia: si pone come difensore della restituzione ai cittadini dello scettro della politica contro i traditori che se ne sono impossessati, ma nello stesso tempo scivola verso forme di leadership, carismatica che sono la negazione della democrazia.” Se il movimento non sarà in grado di risolvere la tematica, sarà un episodio che appare con forza, ma subito dopo si dissolverà.