sabato 13 aprile 2013

Non rubate la speranza

C'è un virus in questo periodo in Europa che potrebbe contaminarci perché quello che sta avvenendo nella Repubblica di Cipro, potrebbe riguardarci molto da vicino. Potrebbe influenzare un organismo un po' malaticcio come il nostro pese, dando il colpo di grazia. Un colpo di grazia che potrebbe mettere in pericolo la caduta dell'Euro e la caduta dell'Europa Unita. Il grande sogno che hanno gettato i padri costituenti dell’Europa Unita e che oggi invece è depravata e deviata, secondo delle logiche finanziarie che poco hanno a che fare con la politica, anzi l'hanno relegata in un ruolo molto subalterno e addirittura subordinato ed emarginato. 

Cipro è un isola del mediterraneo che entra nell'Europa unita nel 2004, avendo un grande boom economico perché in quegli anni in realtà il suo PIL è cresciuto nella media del 3% all’anno, confrontando su quello che avviene in Italia dove addirittura il PIL decresce dell'1%. Abbiamo un economia cipriota in espansione, un economia in espansione dal punto di vista finanziario che ha riflesso i suoi effetti sulle costruzioni, aumentando quindi consumi da parte dei privati, ma chiaramente anche l'indebitamento è aumentato, perché man mano che aumentano i consumi la gente spende sempre di più anche quello che non ha, producendo anche del debito, particolarità assolutamente fisiologica. 

Cipro non ha un debito pubblico come ce l'ha l'Italia, talmente enorme da non poter essere gestito, il problema di Cipro è il debito privato, sia dei cittadini ciprioti che delle banche. Il debito dei cittadini potrebbe avere nessun effetto, mentre è il debito delle banche che preoccupa, sia la Bank of Ciprus sia la Banca Popolare di Cipro, due delle banche maggiori di Cipro, sono indebitate. Tali banche hanno un esposizione di 28 miliardi di Euro per che hanno acquistato bond greci, cioè obbligazioni del debito pubblico della Repubblica greca, concedendo mutui ai cittadini greci che oggi sono impossibilitati a pagare. Cipro adesso ha chiesto aiuto all'Europa chiedendo 17.000.000.000 €, non per risanare completamente l' esposizione debitoria, ma perché era impellente trovare questa liquidità per far fronte ha questa situazione. 

L'Europa tramite la Germania ha fatto pensare la sua voce dicendo "Benissimo noi ti aiuteremo, ti daremo i soldi che ti servono, ma non tutti, te ne diamo 10 miliardi i 7 miliardi di differenza che ti servono per l'ammontare totale della manovra devi procurarteli da te stessa". Come fa la repubblica di Cipro ha procurare quei 7 miliardi? Dietro suggerimento della Commerzbank tedesca, il governo di Cipro si è inventato un prelievo forzoso delle banche cipriote, nelle quali ci sono ben 68 miliardi di euro, che è una cifra spropositata per la repubblica cipriota. Basti pensare che il PIL di Cipro è intorno ai 10 miliardi, stiamo parlando quindi di 6 volte il PIL, è come se in Italia ci fossero depositati 6 mila miliardi di euro che corrispondo a 3 volte il debito pubblico, dove basterebbe prendere un prelievo forzoso di 1/3 per ripianarlo completamente. Questo è il grande paradosso della repubblica di Cipro, che ha dei depositi bancari di dimensioni enormi. Questi 68 miliardi, sono in parte dei cittadini, ma il 50% sono degli oligarchi russi, cioè di cittadini russi che hanno deciso di entrare in Europa tramite la porta di servizio, per non far vedere effettivamente l'origine di questi capitali, non far vedere la mole enorme di denaro che spostano. 

Tanto è vero che quando si sono diffuse le prime voci di questo prelievo forzato il presidente russo Putin ha detto che questa cosa qui non sarebbe accaduto neanche all'epoca dei soviet supremo nell'Unione Sovietica. Si tratta di un esproprio proletario, un esproprio dei ricchi a danno dei poveri. Allora che cosa succede? Succede che il presidente cipriota a detto “Benissimo procuriamo noi questi 7 miliardi”. Hanno pensato, e pensa che ti ripensa, hanno pensato a questo prelievo forzoso. Il primo piano che va sotto il nome di piano A, prevedeva il 6,75% di prelievo per i conti inferiore a 100.000 €, e un prelievo del 9,90% per i conti superiori a 100.000 €. Questo ha scatenato la prima reazione popolare, le prime reazioni di massa facendo ritornare un po’ indietro il governo cipriota. Cipro, dunque, ha pattuito con l'Europa una serie di modifiche, ha garantito i conti sotto i 100.000 €, per i conti superiori a 100.000 € ci sarà un prelievo forzoso del 20% e forse addirittura del 40%, si tratta quasi di rubare la metà dei soldi che sono disponibili sui conti correnti. Da altre fonti giornalistiche si parla perfino di congelare completamente i conti corrente superiore a 100.000 €, trasformandoli in titolo del debito pubblico della Repubblica Cipriota. 

Se qualcuno ha la mente lunga e si ricorda quello che è successo in Grecia, questo potrebbe rappresentare una perdita ben superiore al 40%, perché in cambio della liquidità sul conto corrente, verranno consegnati altrettanto titoli del debito pubblico di pari importo. Solo che poi verrà ristrutturato il debito cipriota ad una cifra notevolmente inferiore con un taglio magari addirittura superiore al 40%. Di conseguenza il rischio è che i russi potrebbero avere, come una mannaia enorme sui loro soldi trascinando necessariamente una recessione di dimensioni gravissime della Repubblica di Cipro. 

Perché una volta che questi soldi non sono più in circolazione, l’economia dell’isola, non potrà aumentare il prodotto interno lordo, causando una caduta dei consumi, un tracollo verticale di tutti i servizi finanziari del comparto delle costruzioni e i suoi indotti collegati, che ripercuoterà i suoi effetti sulla vita ordinaria di tutti i cittadini. Altra notizia che questo debito di ulteriori 10 miliardi , che dovranno essere prestati dall'Unione Europea, dovranno essere garantiti con un ipoteca, una garanzia da parte della Repubblica di Cipro sui fondi pensionistici dei cittadini ciprioti e sui beni della chiesa greco/ortodossa, chi li ha messi a disposizione. Una grandissima ipoteca in realtà sul futuro dei cittadini ciprioti. Il fatto di garantire con i fondi pensione, significa che se Cipro non ripagherà questo debito, che oggi è di 10 miliardi, ma che domani ce ne sarà sicuramente un altro di dimensione maggiore, questi fondi pensionistici verranno prelevati totalmente da parte dei creditori e della Germania, che è in realtà, il maggior creditore di questo importo. Tutta questa ricchezza verrà trasferita dai ceti popolari ai grandi apparati finanziari, soprattutto tedeschi.

Tutto questo cambierà chiaramente tutta la prospettiva della speranza, perché oggi tu non prelevi il mio denaro, facendo finta che io ancora ce l'ho, ma in verità tu ti sei preso tutto il mio futuro. In un recente discorso Papa Francesco, in una sua frase piuttosto profetica, ha detto “Non rubate la speranza ai giovani”, che chiaramente sono quelli che hanno un'aspettativa di vita maggiore, ma la speranza poi ce l'hanno tutti anche chi ha soltanto un'ora o un anno da vivere. Se tu mi rubi la speranza tu mi hai tolto il futuro, la possibilità di investire sul futuro, soprattutto la speranza di vivere. Tu in realtà mi stai togliendo la speranza di vita e questo è l’ammonimento di Papa Francesco. 

In tutto questo cosa succede? Da un lato abbiamo questo primo virus, e le persone di età avanzata ricorderà che nel ‘92 Giuliano Amato, nostro presidente del consiglio per sistemare i propri conti fece di notte un provvedimento che tolse il 6%0 dai conti correnti dei cittadini italiani. Poca cosa se guardate adesso l’aliquota straordinariamente enorme usato dalla governo di Cipro, ma quello che è grave è che questo virus che si è infilato nel sistema europeo che porterà inevitabilmente ad influenze altri paesi europei. 


E’ scontato che la Russia non starà ferma e certamente un minimo segnale di reazione ci sarà, perché questi cittadini russi, faranno pressione sul proprio governo, per imporre delle linee di politica economica, di politica monetaria, aggressive nei confronti dell'Europa Unita. Un UE con un vincolo, che rappresenta un suo problema, uno statuto della banca centrale europea (BCE), che impedisce di battere moneta perché il primo compito è la difesa dell’ inflazione e la difesa dalla solidità dell'euro, grazie alle ideologie della Germania. In questo momento nel resto del mondo, la sterlina svaluta, il dollaro svaluta, lo yen svaluta, l'unica che si rivaluta è soltanto l’Euro. 

Per questo feticcio ideologico tedesco, di evitare un'inflazione monetaria, noi stiamo subendo le conseguenze e i contraccolpi di questa situazione. In tutto questo la politica italiana e' completamente omissiva, è quasi deprimente, perché in realtà litiga sui nomi e non solo le cose, litiga sul governo da comporre, sulle maggioranza da sostenere, ma non litiga sulle cose da fare. Abbiamo mandato tanti personaggi nuovi alcuni ragazzi, alcune signorine e nonostante questo si discute su chi deve andare a fare il questore, chi deve andare a fare il presidente della commissione parlamentare. 

Questo andava bene per moralizzare la politica italiana trent'anni fa, venti anni fa, dieci anni fa, oggi con l'implosione del sistema fare queste battaglie di retroguardia, non che sia sbagliato, perché è sempre giusto ci mancherebbe altro, un po' di moralità è un po' di autorevolezza è chiaro che occorra, però le cose da fare sono altre. Sia da parte del centrodestra, sia da parte del centrosinistra, sia dalla parte della lista Monti, sia dalla parte dell’M5S, le cose che bisogna fare perché quello che è successo, che succede e che succederà a Cipro, che è successo ai greci, che ancora prima è successo in Irlanda, che succederà in Spagna, accadranno anche in Italia. 

Il nostro paese ha bisogno urgente di andare a vedere cosa si deve fare. Fare prima che accada, farlo prima che i cittadini italiani soffrono, ed è per questo che vanno architettate nuove politiche monetarie, nuove politiche industriali e nuove politiche del lavoro. Per farla breve occorrono nuove politiche ed insieme ad esse anche nuovi politici, perché il fatto di continuare a discutere di nomi e di cognomi, ma senza dirci che cosa vogliono fare è non soltanto deprimente, ma potrebbe essere un gravissimo reato, perché qualcuno dovrà essere chiamato a rispondere, quando le cose accadranno. L’Italia è davvero in una situazione grave, e avere in Parlamento una massa di dilettanti allo sbaraglio è la cosa più impietosa che può permettersi un popolo sovrano.