martedì 17 luglio 2012

Bolla anonima




Questo governo Monti, in carica dalla fine del 2011, voluto non certo dagli italiani, ma dai così detti poteri forti del colle. Imposto con la forza, perché eravamo sull’orlo del precipizio, la voragine che si era aperta diventava sempre più profonda, in quanto il precedente capo del governo non era ben visto all’estero e i mercati internazionali hanno cominciato a farci vedere i sorci verdi, come lo spread, termine fino a quel momento sconosciuto.

Ricordiamoci bene tutti che all’epoca si parlava di uno spread intorno a 450 punti rispetto ai bunds tedeschi, cioè la comparazione dei titoli di stato italiani decennali a quelli tedeschi. Sono passati nove mesi e cosa è cambiato?
Lo spread è sempre sugli stessi livelli di prima, fondamentalmente non è cambiato nulla, ma è cambiato molto in quanto l’Italia purtroppo, anche a livello intenazionale, la fiducia è peggiorata. Tutte le riforme fatte da questo governo dei tecnici fino ad oggi hanno portato poco, per non dire nulla. Oggi va di moda lo “spending review”, riforma della spesa pubblica, che si presenta sotto mentite spoglie come un ulteriore manovra ai danni dei cittadini italiani. Bene, si dia un taglio lineare, si inizia con i tagli degli impiegati statali che sono troppi, quindi una bella sforbiciata al 10% dei lavoratori e un altra al 20% dei dirigenti statali. Qua si incomincia veramente a fare sul serio. Non sono passati neanche due giorni che tutto si è ridimensionato. Siamo alle solite. Se veramente questo governo avesse avuto la volontà di tagliare linearmente il 10% degli impiegati statali, tenete presente che avremmo avuto un rtisparmio all’anno di 1.800.000.000 di €. Mentre invece stanno riducendo di 22.000 dipendenti, con un risparmio di 110.000.000 di € all’anno.

Esiste una differenza tra riforma e taglio? In Germania, la fiorente Germania capo dell’Unione Europea, risulta che i dipendenti statali sono 5.500.000 unità, molti di più dell’Italia. Questi dipendenti pubblici alemanni sono collocati in un modo che rende fortemente allo stato tedesco, quindi la Germania ha più spesa, ma hanno un rendimento molto alto del servizio pubblico.

Non solo, ma sono anche motivati e incentivati, a fare un determinato lavoro. Gli uffici pubblici italiani sono tutti scassati, sporchi con un degrado ai limiti della decenza. Se si entra per sbaglio in un tribunale, in una prefettura, in un ministero, sembra che si entra in luogo morto, con soffitti altissimi, corridoi interminabili dove perfino i tuoi passi ti incutono timore.

Utilizzano questi dipendenti in questi uffici, non hanno la macchinetta per il caffè, non hanno la macchinetta che distribuisce i giornali. Poi ci dicono che stanno lì senza far niente. Questo però non è colpa loro se nessuno gli da i compiti di fare un determinato lavoro, e nello stesso tempo ne controlla l’efficienza.

Si parla di riforme, ma impropriamente, perchè di fatto sono tagli e ancora tagli. Magari più grandi o più piccoli che siano, ma rimangono sempre tagli che sostanzialmente creano problemi al paese, quindi non sono produttivi in termini di funzionamento della macchina pubblica. Non è digniotoso nei confronti dei cittadini.

Non ci dimentichiamo della riforma nel comparto delle università e della ricerca, che è assolutamente devastante. Ma abbandoniamo tutto questo e parliamo di spread. Questo famigerato spread, che ha causato tutto questo trambusto, da un punto di vista diverso. Si è sentito mai parlare della KFW? La KFW è una società tedesca, la quale ha un capitale dell’80% dello stato tedesco e del rimanente 20% dei lender, quindi dello stato medesimo. Questa KFW, emette dei bond e delle obbligazioni. Precisamente ha emesso delle obbligazioni,ultimamente, di 400.000.000.000 €. Queste obbligazioni non sono conteggiate nel debito pubblico della Germania, in barba ha tutti gli accordi di Maastrich. La signora Merkel ha pensato bene di estrapolare questa KFW dal conteggio del debito pubblico tedesco. Si capisce bene che con questi 400.000.000.000 € il rapporto debito/PIL della Germania salirebbe dall’80% immacolato, al 97%.

Inoltre, i signori tedeschi non considerano il debito pubblico con la previdenza, perché formalmente che è un onere pubblico è stata demandata ad un istituto privato. Sono altri 500.000.000.000 € che porterebbero il rapporto debito/PIL a oltre il 118%. Per l’Italia basterebbe privatizzare l’INPS e risolvere tutti i suoi guai nei confronti dello spread. Per quali motivo questo governo tecnico non fa un decreto super veloce dichiarando che domani l’INPS è privata, togliendola dal bilancio dello stato. Lo ha fatto la Merkel, perché non può farlo l’Italia? L’Italia ha un rapporto debito/PIL del 120%, mentre la Germania avrebbe, con i conteggi corretti fra abbligazioni e la previdenza un rapporto del 118%. Dunque, questi tedeschi non sono così precisi, non sono così eccelsi come vogliono sembrare. Direi che sono dei furbastri.

Il parametro di riferimento per lo spread è l’interesse che viene applicato sui bunds tedeschi, quindi se il nostro spread è di 480 è l’interesse che l’Italia da per l’interesse dei BTP è 4,8% in più rispetto ai bunds tedeschi. E’ intuitivo che il bunds tedesco, però, rende zero. Rende zero perché? Mica è il mercato che stabilisce che il bunds rende zero, rende zero perché la signora Merkel ha detto “Signori miei, noi emettiamo i bunds ha rendimento zero, se non li volete è così lo stesso”

Chiaramente il mercato, non essendoci alcun guadagno non compra i bunds, stessa cosa fanno i privati. Allora chi li compera questi bunds? Sono le banche tedesche che comprano i bunds, anche da un pò di tempo. Le banche tedesche a questo punto, prima sfruttano gli aiuti dalla BCE, dopodiché quei soldi li rinvestono al 4,8% nei BTP italiani. Investire del denaro con dei bunds ad interesse zero, anche se il denaro ti costa poco, ti manda in sofferenza. Uno stato che emette un buono del tesoro a tasso d’interesse zero, è uno stato tecnicamente fallito. Perché non ci sarà nessuno che impresterà mai un centesimo a qualcun altro ad interesse zero. Infatti le banche tedesche cosa hanno fatto, essendo entrati in sofferenza hanno dovuto diversificare gli investimenti andando sui titoli ad alto rischio. Nel momento in cui si è creato il trambusto a livello economico globale europeo, le banche tedesche si sono trovate in crisi.

In questi giorni si parla spesso di bolle di calore, che investe la maggior parte del territorio italiano, si parlasse anche di una bolla, che sta lì fluttuante nell’aria che prima o poi scoppia, è proprio la bolla riferita alle banche tedesche. Sarà una bella bolla che scoppierà con effetti devastanti.

Per il momento però ci dobbiamo consolare a guardare questa bolla vagare nello spazio, in quanto la signora Merkel, con il professorone, hanno avuto la bella pensata di realizzare l’unione bancaria, dando modo di europeizzare le banche tedesche. Hanno inoltre pensato di fare un nuovo ente che dovrà controllare le banche europee. Bisognerebbe ricordare alla Merkel ed al professorone che le banche, almeno in Italia, sono banche private che a loro volta hanno già aderito ad una associazione per farsi controllare, che si chiama ABI (associazione bancaria italiana). Non si vede la necessità di creare una associazione bancaria che controlli un associazione esistente, almeno che si voglia spalmare ed europeizzare le perdite delle banche tedesche. Questo è il motivo perché la Germania si può permettere di emettere i bunds allo 0%, perché pagherà poi il professorone. Per altro il professorone non ha mai ricevuto aiuti, perché in effetti gli aiuti li ha dati. Perché l’Italia negli ultimi mesi è fuori di 120.000.000.000 € che sono stati raccolti, non sono stati investiti nel nostro territorio, ma sono stati dati tutti all’unione europea. Tanto è vero che il debito pubblico italiano è aumentato di 50.000.000.000 € in nove mesi. Quindi ai 120 miliardi di € dovremmo sommare l’aumento del debito pubblico. Questo governo, con il suo professorone ci sta facendo andar fuori di oltre 200.000.000.000 €.

L’immacolata signora Merkel, con questo sistema ha preso tranquillamnte per il c.lo, tutti gli europei ed anche gli stessi tedeschi, perché si è permessa di collocare sul mercato a tasso 0% i suoi bunds, quando la sua inflazione interna è il 2%. Questo è un dato che in questi mesi non è mai emerso, dicendola lunga della collusione da parte di certi poteri: stampa, professori, economisti. Considerando che il rendimento effettivo di un titolo di stato non può essere inferiore all’inflazione, non avrebbe senso, possiamo dire che il differenziale vero tra i BTP italiani e i Bund tedeschi è in realtà di circa 250 punti, invece l’Italia paga 480 per finanziare la signora Merkel. La signora Merkel con tale sistema ha messo la propria impresa, così florida, di finanziarsi sul mercato a tassi ridicoli in barba al trattato di Maastrich. Il trattato di Maastrich, di fatto, impedisce gli aiuti di stato alle imprese, la Germania ha aggirato l’ostacolo, dicendo agli altri paesi europei, pagate voi che le mie imprese funzionano.


Trovando una sostanziale spalla del professorone, la Merkel sta continuando a perpretarre questa furberia, o più esplicitamente una ruberia, in capo agli italiani, a favore della Germania e a favore di quel disegno che vuole un Europa di un certo tipo con a capo i “Banchieri”. Non a caso, tutti gli aiuti vengono fatti in funzione di salvare le banche. Si parla tanto di Bunds a rendimento zero, personalmente vorrei conoscere un privato investitore che abbia investito in Bunds. Dimostrazione di quanto ci sia in atto un finanziamento del benessere tedesco con i quattrini degli italiani, spagnoli, portoghesi, irlandesi e greci. Il dissesto delle banche tedesche è proprio evidente dal modo in cui la Merkel ha aggredito la Grecia per farsi rimborsare i soldi e i titoli che erano nelle mani tedesche. Con 80.000.000.000 € le banche tedesche, era evidente che erano in una situazione di grande sofferenza nei confronti della Grecia, e la Merkel prima che si incomiciasse a parlare dell’ipotetico default della Grecia, ha squinzagliando i suoi tecnici trovando il modo di recuperare gli 80 miliardi. Questa manovra la signora Merkel l’ha fatta in quattro mesi, appena recuperati i soldi ha iniziato a parlare di default della Grecia, che bisognava a quel punto salvarla, ma con i soldi degli altri paesi europei.

Il disegno è ancora più chiaro, nella sua perversione, si sta cercando di far confluire i soldi all’interno del centro dell’Europa e quindi della Germania. Sicuramente la Germania con questo stato di cose, può permettersi di stare bene, ma non può permettersi di dire di vivere senza gli altri paesi europei, perché la loro economia dipende anche dal resto d’Europa. E’ vero che se stiamo tutti quanti insieme possiamo realizzare una grande Europa, ma la Germania ha bisogno dell’Italia, perché senza l’Italia la Germania è KAPUT, più di quanto l’Italia ha bisogno della Germania.

In questi giorni si sente parlare con insistenza di un governo di larghe intese, con a capo il professorone. Questo ritornello lo sentiremo sempre più spesso, finché non andremo alle elezioni, in quanto si sta prefigurando l’idea che il professorone sia la guida migliore per l’Italia.