Lo scontro tra l’impero Britannico e gli alleati di Lyndon LaRouche continua a crescere; su come puntellare questo defunto sistema finanziario se con continui salvataggi, se abbassando i tassi di sconto e fornendo pacchetti di “stimolo economico”, oppure se sottoporre questo sistema ad una procedura di riorganizzazione per bancarotta ed istituire la (clicca) Nuova Bretton Woods proposta da Lyndon LaRouche. Una proposta che coinvolgerebbe un accordo di Russia, Cina, India e gli Stati Uniti.
In Italia questo scontro ha raggiunto un punto di rottura a seguito dell’intervento di Lyndon LaRouche al Parlamento Europeo a Strasburgo alla fine del 2008, il quale affermava, sottolineando, l’assoluta follia della recente mossa delle banche centrali sia negli Stati Uniti sia in Europa con cui abbassare i tassi di sconto e spianare la strada all’iperinflazione e l’importanza di adottare la sua politica con cui riorganizzare la bancarotta e creare un sistema internazionale di credito a cambi fissi tra le monete nazionali.
All’ECOFIN di Parigi, summit inaugurato dal governatore della Banca d’Italia, nonché dal Financial Stability Forum, Mario Draghi, il ministro italiano dell’economia Giulio Tremonti ha esordito facendo eco a LaRouche attaccando il Financial Stability Forum (FSF) per avere promosso e aver ulteriormente aggravato la crisi finanziaria.
Tremonti ha criticato la riduzione dei tassi della Riserva Federale al valore di 0% e ha definito folle l’ascoltare coloro che come Draghi e il FSF nulla hanno capito della crisi.
In relazione alla crisi finanziaria Tremonti ha detto: “E’ demenziale stare ad ascoltare e prendere lezioni da chi non ha capito nulla o ha capito molto e ha sbagliato tutto”.
L’FSF era diretto da Gordon Brown per cercare di salvare il sistema finanziario monetario in bancarotta. Nel 1999 su suggerimento di Gordon Brown, Mario Draghi fu nominato presidente del FSF. Il Financial Stability Forum fu creato dai Britannici dopo il crac, avvenuto nel 1998 dal fondo chiamato Long Term Capital Management al fine di impedire, usando un’espressione dell’ex presidente Clinton, la realizzazione di una “nuova architettura finanziaria”, cioè la nuova Betton Wroods di Lyndon LaRouche.
L’FSF era diretto da Gordon Brown per cercare di salvare il sistema finanziario monetario in bancarotta. Nel 1999 su suggerimento di Gordon Brown, Mario Draghi fu nominato presidente del FSF. Il Financial Stability Forum fu creato dai Britannici dopo il crac, avvenuto nel 1998 dal fondo chiamato Long Term Capital Management al fine di impedire, usando un’espressione dell’ex presidente Clinton, la realizzazione di una “nuova architettura finanziaria”, cioè la nuova Betton Wroods di Lyndon LaRouche.
Il FSF in verità non è altro che uno strumento di controllo britannico del sistema delle banche centrali. Il quartier generale dell’ FSF è a Basilea nell’ufficio della banca per i regolamenti internazionali, la banca centrale delle banche centrali creata nel 1930 dallo stesso Impero Britannico. Essa è così famigerata che il governo americano avrebbe voluto abolirla nel corso degli accordi di Bretton Woods a causa dell’aiuto da essa prestato ai nazisti. Ora, l’attacco di Tremonti aveva polarizzato interamente il mondo politico italiano, con i britannici in contro attacco usando alcuni schemi geopolitici per sbarazzarsi di Tremonti.
Hitler e le industrie americane
I circoli finanziari sostenuti da Londra e raccolti intorno a Mario Draghi hanno da subito condotto un’intensa campagna diffamatoria, mediatica e politica, che include un appello al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi affinché licenziasse Tremonti.
Nel 1994, con l’assunzione di Draghi a presidente del comitato delle privatizzazioni, ottenne la privatizzazione e la deregolamentazione di tutte le industrie produttive e di tutte le infrastrutture italiane, sottomettendo l’Italia ai capricci del libero mercato. Tuttavia l’Italia non fu l’unico bersaglio: lo scopo era la distruzione delle sovranità nazionali in tutta Europa. Impegnate a tale destinazione, questa fazione tenne un incontro nel giugno 1992 a bordo dello yacht, della regina Elisabetta, il Britannia, al largo delle coste di Civitavecchia, in compagnia di banchieri, londinesi ed europei, di speculatori sulle valute nazionali, come il ben noto George Soros e dirigenti delle aziende dello Stato Italiano. Complottarono sulla distruzione del sistema monetario europeo e la privatizzazione delle industrie e delle ricchezze italiane.
In qualità di direttore generale del ministero del tesoro, Draghi introdusse quell’incontro indicando nel sistema politico italiano l’ostacolo delle riforme economiche proposte. Dopo quell’incontro, George Soros e soci condussero un imponente speculazione valutaria ai danni della lira italiana, ai danni della sterlina inglese, ai danni del franco francese e delle altre monete europee, riuscendo infine a forzare la svalutazione del 30% della lira, che non soltanto distrusse la valuta nazionale, ma comportò l’uscita dal Sistema Monetario Europeo facendolo collassare, spianando la strada all’Euro. Analogamente Antonio Di Pietro, in collaborazione con Transparency International, si fece strumento con l’operazione Mani Pulite contro il governo italiano, usando come pretesto la corruzione e le inchieste sulle tangenti tra imprenditori e politici della distruzione di tutto il sistema politico italiano.
Questa operazione fece si che tutti i partiti politici, fondatori della Repubblica Italiana, che ne avevano scritto la Costituzione e che avevano combattuto il sistema del libero mercato e della globalizzazione, fossero estromessi dal Parlamento Italiano.
Altri membri della fazione del Britannia hanno lavorato sull’introduzione dell’euro e all’eliminazione in Europa delle sovranità nazionali. Tra questi c’è Alberto Giovannini presidente della Giovannini Group presso la Commissione Europea, il quale non soltanto lavorò alla transizione all’Euro, ma fu anche un dirigente dell’LTCM durante la crisi del 1998. Vi è poi Alberto Alesina, che ha plasmato l’ideologia della fazione separatista attiva in Belgio. Questa è dai primi anni novanta, la fazione di ispirazione britannica che ha promosso la globalizzazione e la speculazione finanziaria, sta affossando l’industria e ogni capacità produttiva dell’Europa, facendo collassare i livelli di vita della sua popolazione, e ha condotto e finanziato gran parte delle operazioni di destabilizzazione e terrorismo mediatico all’interno dell’Unione Europea.
Non sono fedeli ad alcuna nazione ne dediti alla promozione del Bene Comune dei popoli; sono invece parte della “muffa fangosa” dell’oligarchia internazionale che sta gestendo il sistema economico in fallimento. Così quando parliamo della fazione attorno a Mario Draghi, si parla delle politiche della “Nuova Bretton Woods” di Gordon Brown, mirate sostanzialmente a salvare il sistema, eliminare le nazione sovrane, consolidando il pieno controllo degli istituti bancari e di regolamentazione a livello mondiale.