domenica 26 maggio 2013

Muffa fangosa



Lo scontro tra l’impero Britannico e gli alleati di Lyndon LaRouche continua a crescere; su come puntellare questo defunto sistema finanziario se con continui salvataggi, se abbassando i tassi di sconto e fornendo pacchetti di “stimolo economico”, oppure se sottoporre questo sistema ad una procedura di riorganizzazione per bancarotta ed istituire la (clicca) Nuova Bretton Woods proposta da Lyndon LaRouche. Una proposta che coinvolgerebbe un accordo di Russia, Cina, India e gli Stati Uniti.

In Italia questo scontro ha raggiunto un punto di rottura a seguito dell’intervento di Lyndon LaRouche al Parlamento Europeo a Strasburgo alla fine del 2008, il quale affermava, sottolineando, l’assoluta follia della recente mossa delle banche centrali sia negli Stati Uniti sia in Europa con cui abbassare i tassi di sconto e spianare la strada all’iperinflazione e l’importanza di adottare la sua politica con cui riorganizzare la bancarotta e creare un sistema internazionale di credito a cambi fissi tra le monete nazionali. 

All’ECOFIN di Parigi, summit inaugurato dal governatore della Banca d’Italia, nonché dal Financial Stability Forum, Mario Draghi, il ministro italiano dell’economia Giulio Tremonti ha esordito facendo eco a LaRouche attaccando il Financial Stability Forum (FSF) per avere promosso e aver ulteriormente aggravato la crisi finanziaria.
Tremonti ha criticato la riduzione dei tassi della Riserva Federale al valore di 0% e ha definito folle l’ascoltare coloro che come Draghi e il FSF nulla hanno capito della crisi.

In relazione alla crisi finanziaria Tremonti ha detto: “E’ demenziale stare ad ascoltare e prendere lezioni da chi non ha capito nulla o ha capito molto e ha sbagliato tutto”

L’FSF era diretto da Gordon Brown per cercare di salvare il sistema finanziario monetario in bancarotta. Nel 1999 su suggerimento di Gordon Brown, Mario Draghi fu nominato presidente del FSF. Il Financial Stability Forum fu creato dai Britannici dopo il crac, avvenuto nel 1998 dal fondo chiamato Long Term Capital Management al fine di impedire, usando un’espressione dell’ex presidente Clinton, la realizzazione di una “nuova architettura finanziaria”, cioè la nuova Betton Wroods di Lyndon LaRouche.

Il FSF in verità non è altro che uno strumento di controllo britannico del sistema delle banche centrali. Il quartier generale dell’ FSF è a Basilea nell’ufficio della banca per i regolamenti internazionali, la banca centrale delle banche centrali creata nel 1930 dallo stesso Impero Britannico. Essa è così famigerata che il governo americano avrebbe voluto abolirla nel corso degli accordi di Bretton Woods a causa dell’aiuto da essa prestato ai nazisti. Ora, l’attacco di Tremonti aveva polarizzato interamente il mondo politico italiano, con i britannici in contro attacco usando alcuni schemi geopolitici per sbarazzarsi di Tremonti.

Hitler e le industrie americane


I circoli finanziari sostenuti da Londra e raccolti intorno a Mario Draghi hanno da subito condotto un’intensa campagna diffamatoria, mediatica e politica, che include un appello al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi affinché licenziasse Tremonti. 

Nel 1994, con l’assunzione di Draghi a presidente del comitato delle privatizzazioni, ottenne la privatizzazione e la deregolamentazione di tutte le industrie produttive e di tutte le infrastrutture italiane, sottomettendo l’Italia ai capricci del libero mercato. Tuttavia l’Italia non fu l’unico bersaglio: lo scopo era la distruzione delle sovranità nazionali in tutta Europa. Impegnate a tale destinazione, questa fazione tenne un incontro nel giugno 1992 a bordo dello yacht, della regina Elisabetta, il Britannia, al largo delle coste di Civitavecchia, in compagnia di banchieri, londinesi ed europei, di speculatori sulle valute nazionali, come il ben noto George Soros e dirigenti delle aziende dello Stato Italiano. Complottarono sulla distruzione del sistema monetario europeo e la privatizzazione delle industrie e delle ricchezze italiane.

In qualità di direttore generale del ministero del tesoro, Draghi introdusse quell’incontro indicando nel sistema politico italiano l’ostacolo delle riforme economiche proposte. Dopo quell’incontro, George Soros e soci condussero un imponente speculazione valutaria ai danni della lira italiana, ai danni della sterlina inglese, ai danni del franco francese e delle altre monete europee, riuscendo infine a forzare la svalutazione del 30% della lira, che non soltanto distrusse la valuta nazionale, ma comportò l’uscita dal Sistema Monetario Europeo facendolo collassare, spianando la strada all’Euro. Analogamente Antonio Di Pietro, in collaborazione con Transparency International, si fece strumento con l’operazione Mani Pulite contro il governo italiano, usando come pretesto la corruzione e le inchieste sulle tangenti tra imprenditori e politici della distruzione di tutto il sistema politico italiano.
Questa operazione fece si che tutti i partiti politici, fondatori della Repubblica Italiana, che ne avevano scritto la Costituzione e che avevano combattuto il sistema del libero mercato e della globalizzazione, fossero estromessi dal Parlamento Italiano.

Altri membri della fazione del Britannia hanno lavorato sull’introduzione dell’euro e all’eliminazione in Europa delle sovranità nazionali. Tra questi c’è Alberto Giovannini presidente della Giovannini Group presso la Commissione Europea, il quale non soltanto lavorò alla transizione all’Euro, ma fu anche un dirigente dell’LTCM durante la crisi del 1998. Vi è poi Alberto Alesina, che ha plasmato l’ideologia della fazione separatista attiva in Belgio. Questa è dai primi anni novanta, la fazione di ispirazione britannica che ha promosso la globalizzazione e la speculazione finanziaria, sta affossando l’industria e ogni capacità produttiva dell’Europa, facendo collassare i livelli di vita della sua popolazione, e ha condotto e finanziato gran parte delle operazioni di destabilizzazione e terrorismo mediatico all’interno dell’Unione Europea.

Non sono fedeli ad alcuna nazione ne dediti alla promozione del Bene Comune dei popoli; sono invece parte della “muffa fangosa” dell’oligarchia internazionale che sta gestendo il sistema economico in fallimento. Così quando parliamo della fazione attorno a Mario Draghi, si parla delle politiche della “Nuova Bretton Woods” di Gordon Brown, mirate sostanzialmente a salvare il sistema, eliminare le nazione sovrane, consolidando il pieno controllo degli istituti bancari e di regolamentazione a livello mondiale. 

















martedì 14 maggio 2013

L'appapazzamento

I 10 saggi hanno finalmente terminato il loro lavoro, siamo tutti contenti, abbiamo da gioire, da giubilare perché finalmente l'Italia ha una speranza, ha una chance, ha un futuro. Perché i 10 saggi hanno consegnato la relazione al Presidente della Repubblica e siamo tutti soddisfatti perché sappiamo qual’è il percosso e dove dobbiamo andare, abbiamo le coordinate esatte dei parametri di riferimento. La realtà invece è un'altra.


La prima osservazione da considerare è perché il presidente Napolitano ha chiamato questi dieci saggi, dove non è disegnato e previsto da nessuna parte dalla Costituzione, con un sistema che potremo dire di eversione dell'ordine democratico e dall’ordine costituzionale. 

10 saggi che assomigliano moltissimo al collegio dei salmi della serenissima repubblica di Venezia del 1300 oppure alle monarchie illuminate in cui la storia ci ha abituato. 

Quando c’era un monarca assoluto per far vedere che era illuminato chiamava dei saggi che lo consigliavano delle cose che doveva fare. 

Bisogna fare una riflessione su una pregiudiziale: come lì ha scelti il Presidente della Repubblica questi 10 saggi? In questo paese che è singolare, bizzarro che potremmo definire una non Repubblica democratica, esiste un albo per tutte le cose, esistono albi per gli avvocati, per i geometri, per gli architetti, dentisti, psicologi e addirittura per gli impiantisti delle caldaie, per i meccanici degli autoveicoli, con tutto ciò non esiste l'albo dei saggi. 

Com'è possibile che per le cose importanti non ci sia un sistema di selezione, mentre per le cose del popolo, per le cose poco importanti invece ci sia una serie di barriere all’accesso e all'ingresso delle professioni o nei lavori. 

In realtà le cose importanti sono ad appannaggio di pochi e non di tutti, devono essere soltanto i soliti nomi, i soliti noti, i soliti amici degli amici che possono concorrere a determinate postazioni, tutti gli altri devono litigare devono lottare per le lenticchie del pane quotidiano, questa è la situazione che si è verificata. 

La saggezza intanto non è di questo mondo, ma quei pochi esempi illuminanti che abbiamo nella storia come Confucio, come Buddha, come Gandhi sono passati alla storia proprio perché erano singolarità, particolarità, erano delle persone uniche nel loro genere. L'Italia è un paese importantissimo, perché, di saggi né ha 10, addirittura forse né ha anche di più di 10, in quanto ha avuto la facoltà di scegliere tra tanti saggi. 

Una Repubblica che ha un grande futuro, un grande avvenire, dobbiamo essere contenti perché ne abbiamo da buttare di saggezza. 

Tutta questa situazione è infarcita di banalità, di bestialità; banalità e bestialità a iosa. 


Innanzitutto questa circostanza si apre con una serie di punti caldi, come un monito, come un avvertimento: caro Presidente, caro governo, caro parlamento, caro popolo italiano il problema principale dell’Italia, in questo momento, è il lavoro. Ci volevano 10 saggi per capirlo? 

Dicono che esistono tre milioni di disoccupati, calcolo assolutamente falso, perché i disoccupati sono notevolmente di più. 3 milioni sono le persone che sono iscritte nelle liste di collocamento, sono i disoccupati cronici, strutturali, quelli che hanno fatto domanda nei centri per l'impiego. 



In realtà la vera disoccupazione è data dalla differenza fra la popolazione attiva, cioè quelle persone che sono comprese fra i 18 e 65 anni che hanno la capacità efficiente di poter lavorare, in Italia sono ben 37 milioni e gli occupati reali che sono 23 milioni, quindi disoccupati effettivi di questo paese sono ben 14 milioni di cittadini, non i 3 che propagandano. Tutti questi dati sono chiaramente truccati perché la gente non deve sapere, non deve conoscere, non deve avere gli elementi giusti di valutazione, perché altrimenti diventa un pericolo. Diventa un pericolo perché comincia ad usare il cervello, comincia a capire che il problema è grave, comincia ha volere delle soluzioni reali e non delle pezze che loro stanno mettendo. Altre banalità: la legge elettorale è una porcata, è incostituzionale. Se ne sono accorti adesso che la legge elettorale è incostituzionale? Una legge che ha nel suo nome, nel suo dna i suoi connotati: porcellum. 

Una grande porcata, dove basta un singolo voto di differenza, in barba al principio di eguaglianza di questa Repubblica, per cui un singolo voto può valere il doppio o il triplo, perché quel singolo voto permette a quella lista di prendere la maggioranza di seggi. Per fortuna questo vale soltanto per la camera e non per il senato. Per fortuna su questo affronterò il pensiero dominante, con quello che la maggior parte pensa, cioè un pensiero in contro tendenza in questo momento vale a dire: nella bozza che è stata trasmessa al Presidente della Repubblica, si parla non solo della modifica della legge elettorale, ma anche della modifica del sistema costituzionale, dell'impianto costituzionale di questo paese. L’intento è di volere portare una sola camera. Aboliamo il senato trasformiamo questo senato, perché in realtà è un doppione puro e semplice della camera che ci crea un po' di problemi.  

In realtà, perché i costituenti hanno disegnato un bicameralismo perfetto, facciamoci questa domanda, perché hanno voluto fare un doppione? Usciamo fuori dalle logiche frettolose, del comune sentire, un comune intendere dell’opinione pubblica, perché preferiscono andare con il pilota automatico del quieto vivere o sulla assuefazione del pensiero dominante. 

Occorre riflettere sulle cose, la verità è che si voleva fare in modo che ogni legge fosse frutto effettivo di meditazione. Le leggi, siccome sono destinate a durare, in teoria per un serie indefinita di anni, non si fanno leggi sulle onde delle emozioni o sulle pulsioni materiali. Le leggi sono fatte per durare nel tempo, al contrario in Italia c’è la necessità di fare leggi su tutto, secondo di quanto dura un governo o di un gruppo di persone che ha determinato quella legge, salvo poi cambiarla appena cambia il regista, appena cambia la classe dirigente, appena cambia la persona a cui non va bene. 

Per questo vanno meditate le leggi, vanno esaminate e ragionate, perché le leggi servono per i cittadini e i cittadini devono essere consapevoli che il percorso per arrivare ad una legge, visto che deve durare tanto e deve interessare 60 milioni di italiani, sia fatta bene. In Italia, viceversa, come l'ultimo governo Monti, le leggi sono tutte realizzate con decreti d’urgenza, senza elaborazione né dalla camera né dal senato 

In realtà l'esperienza di una sola camera l’abbiamo già avuta, perché questi 13 mesi del governo Monti hanno dimostrato una cosa semplicissima, che è il contrario di quello che sostengono i saggi, ovvero che anche semplificando la democrazia e facendo in modo che una sola persona comandi, che si nomina i suoi ministri e che questi pacchetti di norme vadano in parlamento per essere approvate senza neanche una discussione, perché la questione fiducia sta a significare “O la votate o chiudiamo qui la partita”. 
proposte-saggi
Napolitano ha approvato, Letta è al lavoro

Di fronte a questo ricatto sono passate leggi più scellerate, più ottuse di questo paese. 

Si è verificato, dunque, che anche semplificando le cose, anche facendo finta che esiste una sola camera, le cose non si aggiustano. Facendo una riflessione su chi effettivamente rappresenta il popolo e cosa c’è di democratico nel fatto di avere una sola camera con la possibilità di avere la maggioranza con un singolo deputato di differenza, determinando le regole del gioco per tutti. 

Mentre l'assemblea costituente ha realizzato i due rami del parlamento per fare in modo che la politica sia dialogo, sia possibilità di ragionare insieme, di trovare una soluzione, non l’appapazzamento, ma la mediazione, la sintesi dei valori e delle posizioni, proprio perché devono vivere pacificamente in maniera ordinata, in questo sistema, tutti i cittadini non soltanto una parte. Altrimenti assisteremo a colpi di mano, a colpi di clava di una posizione rispetto ad un'altra, ci sono dei partiti, ci sono posizioni, ci sono 316 deputati che stabilirà quali sono le regole del gioco che devono valere per tutti gli italiani. Si può benissimo andare dietro a queste corbellerie, il problema è che ci accorgeremo fra qualche anno, così come ci siamo accorti, per il ventennio precedente, che tutte queste leggi sono in realtà TRUFFE. 

Sono truffe politiche, imbonitori del paese che sono ben pagati lautamente, pagati per esprimere un'opinione personale a favore ed a vantaggio solo di una posizione, fatta di burocrati, banchieri, finanzieri e gente che lavora per questi. Servi sciocchi perché prendono le briciole al di sotto del tavolo, cani rabbiosi che sono alla ricerca di qualche ossetto, di qualche lenticchia, poi il resto del popolo completamente zavorrato e piegato sotto uno stivale. Popolo italiano che in questo momento sta dimostrando una grande saggezza perché sta accettando tutti i tipi di provocazione possibile, sta accettando che i cittadini vengono chiamati esodati e trasferiti in categorie giuridiche nuove che prima erano inesistenti, di non avere più la pensione, di non avere più ospedali, di non avere più le scuole, di non avere il lavoro così come dice la Costituzione che invece è un diritto. 

Popolo italiano sottoposto soltanto ad avere delle pressione negative come questa bufala del debito pubblico e del truffa del Fiscal Compact e non reagire. Quindi grandissima saggezza della popolo sovrano, pochissima saggezza da parte di coloro che in questo momento detengono il POTERE. Come mai il Fiscal Compact entrato in vigore il primo di gennaio 2013 e l’Italia ha già versato 25 miliardi di euro affossando ancora di più il debito pubblico, mentre la Germania non solo ad oggi non è entrata in questa regolamentazione, ma addirittura la camera ha rispedito al mittente questo Fiscal Compact. 

A settembre si svolgeranno le elezioni in Germania, se vincerà la Merkel, forse aderiranno a questo trattato salva stati (ammazza stati), se invece vincerà l'opposizione, come sta salendo il dissenso di una parte del popolo tedesco, non ci entrerà mai più. L'Italia che è sempre stata subalterna, che è sempre stata serva sciocca dei poteri finanziari, non solo ha accettato il pareggio di bilancio, ma addirittura ha già versato la propria quota di quest'anno, in un momento in cui i soldi servivano ai cittadini in difficoltà, servivano alle imprese, servivano alle famiglie, serviva allo stato stesso per ripagare il debito pubblico, per pagare gli interessi, invece hanno strozzato completamente la politica di bilancio per andare a pagare la prima rata del trattato salva stati. 

Questo pone un principio di responsabilità, se io commetto un accidente qualsiasi né sono responsabile e qualsiasi cittadino italiano può portarmi in tribunale, se io sono il Presidente della Repubblica, sono un ministro, sono un deputato un senatore non sono responsabile di quello che faccio. E’ questo il problema che dobbiamo risolvere, il presidente del Consiglio, il governo e i ministri dovranno, prima o dopo, essere chiamati a rispondere di questa responsabilità, perché non basta la responsabilità politica con il voto, perché sono bravissimi a truccare le carte ad essere sempre loro a cambiare la struttura, a cambiare i simboli e di ottenere di nuovo i voti dei cittadini truffandoli. 

La responsabilità politica, purtroppo non è come negli altri stati che una volta che uno ha fatto una malefatta arriva la campagna di stampa che ti delegittima, ti denigra e ti impedisce di candidarti. Nel nostro paese non solo fanno le porcherie, si ricandidano e vengono rieletti, allora occorre il tribunale del popolo, occorre la possibilità di portarli davanti a qualcuno per essere giudicati. La massa, il popolo, la comunità, la collettività e la società nel suo insieme in definitiva si è dimostrata più saggia dei 10 saggi nominati da Napolitano.