E’ chiaro che il nostro paese è particolarmente a rischio sul consumo del suolo, specialmente sul consumo del suolo agricolo che viene cementificato. Si pensi che ogni giorno si parla di un consumo pari a 100.000 ettari di terreno agricolo. Una cifra molto grande, ma potrebbe esserci un inversione di tendenza, perché c’è un provvedimento legislativo, un disegno di legge che però ha bisogno di un lungo iter parlamentare per essere approvato, che mira proprio a contrastare questo depauperamento del territorio italiano con questa continua cementificazione. Non esiste soltanto il problema di costruzione di case per abitazione, ma anche la costruzione di capannoni industriali, non c’è comune, non c’è frazione comunale nel nostro paese che non voglia avere la sua zona per edificare.
Per esempio nelle aeree industriali del Veneto, il 30% dei capannoni è dismesso o invenduto, forse lo resterà per sempre. Tuttavia si continua a costruire su terreno vergine, si progettano grandi opere e nuovi centri commerciali in zone agricole pregiate o addirittura in aree protette. Fortunatamente ci sono comuni sensibili a questo problema distruttivo per la natura, come a Mira in provincia di Venezia, il nuovo sindaco sta cercando di fermare il polo logistico di Togaletto, un immenso parco di container ai bordi della laguna a poca distanza dai moli e dai binari dismessi di porto Marghera.
Dalle notizie che arrivano da Legambiente, il Veneto ha un altissimo tasso di infiltrazione mafiose, ritengono che questa grande cementificazione nasconde attività della malavita organizzata di riciclare denaro sporco. Il record del consumo di suolo spetta alla Lombardia, che ha perso per sempre ¼ dei suoi terreni agricoli. Ogni giorno su questa regione spariscono 15 ettari di suolo, soprattutto si costruiscono opere che spesso non sono giustificate. Sempre secondo Legambiente in Lombardia c’è un progetto per costruire 400 km di nuova rete stradale. Il guaio è che costruire su terreno vergine offre grandi vantaggi economici, rispetto alle ristrutturazioni ed alle bonifiche. In altri paesi europei si usa il criterio che se un costruttore consuma terreni agricoli o suoli naturali ha dei costi molto elevati, in termini di tasse aggiuntive che vengono poi usate per finalità di carattere ambientale. Mentre bisognerebbe recuperare dei suoli dismessi, sotto utilizzati o abbandonati all’interno della città. Certo, quando sentiamo parlare di tasse aggiuntive si potrebbe fare una cosa simile nel nostro paese?
Più che altro si dovrebbe tener conto, quando si parla di costi economici, di tutto il ciclo. Immaginare che un terreno agricolo possa dar luogo ad un vantaggio economico se viene preso, maciullato e trasformato in cemento e asfalto, che questo convenga di più della trasformazione di un territorio degradato e abbandonato e che questa operazione sia possibile è un’assurdità. L’assurdità si regge sul fatto che i costi, non solo di degrado ambientale, ma di tenuta del terreno e quindi aumento delle frane, di alluvioni e di pericoli di dissesto idrogeologico da una parte, dall’altra la diminuzione dell’appeal del sistema paese Italia. Questi due elementi che sono robustamente economici, non vengono calcolati, considerando il suolo usa e getta. Se si calcolasse questi due elementi si potrebbero mettere le risorse dello stato in questo settore del recupero del territorio. Non ci vorrebbero tanti soldi, se pensiamo che in 10 anni per incentivare il fotovoltaico lo stato ha elergito 10 miliardi di € di finanziamenti.
Con 10 miliardi si potrebbero recuperare moltissimi quartieri degradati in moltissime città e paesi italiani. Ci vogliono risorse pubbliche, su questo non ci sono dubbi, tener bello il paese non è un fatto privato e di interesse individuale. E’ anche vero però, che se da un lato l’ambiente Italia costa, dall’altra si risparmia, perché oggi se pensiamo che c’è solo un costo, è difficile ottenere un risultato, ma se pensiamo che si risparmia centinaia di miliardi di € di danni idrogeologici che sono nel bilancio dello stato, forse c’è anche una convenienza.
Una scelta del governo e del parlamento, perché il senso del bene comune in questo paese è scarsissimo e molto basso.
Marcel Proust ......"un paese barbaro non è quello che non ha mai conosciuto le bellezze dell'Arte ma è quello che, disseminato di arte, non le tutela."
Negli ultimi 40 anni la cementificazione si è mangiata più di ¼ del nostro terreno agricolo. Per capire meglio, è come se avessimo cementificato tutta la Lombardia, la Liguria e l’Emilia Romagna messe insieme. Oltre alla tutela del paesaggio, il problema della cementificazione riguarda anche la nostra sopravvivenza. Ad oggi importiamo, dati del ministero dell’agricoltura, il 20% del cibo necessario al nostro fabbisogno, come cereali, carne, latte e perfino olio di oliva. Se il disegno di legge del governo nominato salva campi (corriere della sera) salva campi (corriere del mezzogiorno) fosse approvato, per la prima volta nella nostra storia ogni 10 anni verrà determinata l’estensione massima di superficie agricola edificabile, privileggiando la ristrutturazione degli edifici già esistenti. Negli ultimi anni i comuni hanno rilasciato licenze edilizie pari al 3,8 miliardi di metri cubi, di cui l’80% per nuovi edifici, il tutto per fare cassa, in quanto gli oneri di urbanizzazione venivano utilizzati per le spese correnti Non sarebbe più possibile questa pratica se il disegno venisse approvato. Sarà, inoltre, vietato il cambiamento di destinazione d’uso per almeno 5 anni, nei terreni che hanno ottenuto contributo pubblici.
Perdiamo ogni anno più di 100.000 ettari di superficie agricole, 70.000 ettari vengono ricolonizzate dal bosco, mentre per 8.000 ettari vengono invece convertite in aree urbane, causando una perdita della produzione agricola sostanziale.
Se le forze politiche ed il nostro governo capisse questi dati e che tutte le nostre città si trovano in deficit per motivi urbanistici di abusivismo, che poi la collettività si carica dell’onere di portare i nostri servizi dal trasporto, alla luce, all’acqua ed al gas in aree lontanissime. In un momento di crisi, credo che questo provvedimento del governo non dovrebbe essere un disegno di legge, ma un decreto legge. Il disegno di legge corre un grossissimo rischio che non venga approvato per motivi di tempo, in quanto siamo quasi alla fine della legislatura. C’è bisogno di ragionare in altri termini, bisogna ricollocare l’economia, oggi spendiamo in sussidi ai fossili 5 volte di più di quello che diamo per l’energia rinnovabili. Se i soldi che buttiamo per sostenere un economia cattiva li riconvertissimo, anche solo in parte, per sostenere l’economia buona. Si pensi alla Sardegna che stanno riconvertendo un polo industriale dell’ENI che la Novamont S.p.A.sta facendo per creare un grande polo di chimica verde, di cui esiste già un altro in Umbria.
Un progetto di chimica verde che sta camminando con le sue gambe, dando occupazione e profitti, non possiamo soltanto sostenere cose che alla lunga perdono a danno della collettività. Basta con questa sciagurata legge che fa utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, proprio in un momento di crisi dei comuni, che è stata la molla che ha scatenato la cementificazione dell’Italia nata nel 1998, abrogano questa legge. I comuni sono preoccupati giustamente, perché deve finire questo gioco di valorizzare i terreni agricoli per fare cassa ed indebitarsi di portare i servizi, basta con questo massacro del territorio, abbiamo costruito fin troppo rispetto alla nostra popolazione, quindi dovremmo solo ristrutturare, proteggendo anche le nostre case con una sano progetto per difenderle dai terremoti.
Di Serenella Fabiani
Sarei felice di non vedere più quello scempio che i nostri occhi sono costretti a subire ogni qual volta passiamo sulla strada che dalla Piccola Svizzera ci porta a Verrecchie: un ECO MOSTRO in cemento armato che é l'emblema della Stupidità dell'uomo che non curante degli altri violenta, deturpa l'ambiente, quella Natura che appartiene a tutti noi . Non permettiamo più che ciò che è accaduto si ripeta.
Mi rivolgo soprattutto ai ragazzi che iniziano ora a capire quanti adulti hanno dato il PEGGIO del loro comportamento a grande discapito della nostra collettività , in questi anni abbiamo troppo spesso assistito a tanti Disastri.
Sono sicura che tutto ciò cambierà con le nuove generazioni che credono ad un mondo migliore solo perchè lo VOGLIONO.
Ci rivolgiamo ai nostri connazionali all'estero perchè la nostra bell' Italia sta "soffrendo" del male dell'indifferenza di molti, ma soprattutto delle istituzioni. Oggi ci troviamo con un paesaggio nazionale gravemente e, forse in alcune zone irrimediabilmente distrutto:Abbiamo un patrimonio storico, artistico,monumentale molto spesso in grave abbandono.Dobbiamo mobilitarci tutti insieme e tirare fuori il nostro amore ed il nostro orgoglio di essere Italiani,un sentimento che è ancora vivo in molti di noi ;; battiamoci con tutte le forze creando movimenti di sensibilizzazione per la Tutela di questo grande Patrimonio che appartiene a tutta l'umanità. Ci siamo affidati al FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ci sta dando una mano poiché abbiamo segnalato uno scempio in cemento armato tra i monti della Marsica in Abruzzo.Questa struttura indecorosa è stata costruita tantissimi anni or sono e fortunatamente requisita dallo stato per attività illecite del costruttore. Chiediamo che venga demolita per ridonare al Paesaggio quel decoro che , amministratori senza scrupoli e palazzinari avidi solo di danaro hanno saccheggiato e avvilito. Chiediamo anche a voi di segnalare il Luogo del Cuore : Piccola Svizzera - zona Valle Fucero -Tagliacozzo
provincia dell'Aquila. Ringraziandovi per la vostra attenzione tanti cari saluti dall'ITALIA
Diamo un aiuto agli amici abruzzesi, collegandovi con il link. Non costa nulla solo la registrazione al FAI (Fondo Ambiente Italia) Grazie a Tutti.
http://www.iluoghidelcuore.it/abbattiamo-eco-mostro-in-cemento-armato-in-localita-valle-fucero-piccola-svizzera-tra-i-boschi-della-marsica-salviamo-l-ambiente
Di Serenella Fabiani
Sarei felice di non vedere più quello scempio che i nostri occhi sono costretti a subire ogni qual volta passiamo sulla strada che dalla Piccola Svizzera ci porta a Verrecchie: un ECO MOSTRO in cemento armato che é l'emblema della Stupidità dell'uomo che non curante degli altri violenta, deturpa l'ambiente, quella Natura che appartiene a tutti noi . Non permettiamo più che ciò che è accaduto si ripeta.
Mi rivolgo soprattutto ai ragazzi che iniziano ora a capire quanti adulti hanno dato il PEGGIO del loro comportamento a grande discapito della nostra collettività , in questi anni abbiamo troppo spesso assistito a tanti Disastri.
Sono sicura che tutto ciò cambierà con le nuove generazioni che credono ad un mondo migliore solo perchè lo VOGLIONO.
Ci rivolgiamo ai nostri connazionali all'estero perchè la nostra bell' Italia sta "soffrendo" del male dell'indifferenza di molti, ma soprattutto delle istituzioni. Oggi ci troviamo con un paesaggio nazionale gravemente e, forse in alcune zone irrimediabilmente distrutto:Abbiamo un patrimonio storico, artistico,monumentale molto spesso in grave abbandono.Dobbiamo mobilitarci tutti insieme e tirare fuori il nostro amore ed il nostro orgoglio di essere Italiani,un sentimento che è ancora vivo in molti di noi ;; battiamoci con tutte le forze creando movimenti di sensibilizzazione per la Tutela di questo grande Patrimonio che appartiene a tutta l'umanità. Ci siamo affidati al FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ci sta dando una mano poiché abbiamo segnalato uno scempio in cemento armato tra i monti della Marsica in Abruzzo.Questa struttura indecorosa è stata costruita tantissimi anni or sono e fortunatamente requisita dallo stato per attività illecite del costruttore. Chiediamo che venga demolita per ridonare al Paesaggio quel decoro che , amministratori senza scrupoli e palazzinari avidi solo di danaro hanno saccheggiato e avvilito. Chiediamo anche a voi di segnalare il Luogo del Cuore : Piccola Svizzera - zona Valle Fucero -Tagliacozzo
provincia dell'Aquila. Ringraziandovi per la vostra attenzione tanti cari saluti dall'ITALIA
Diamo un aiuto agli amici abruzzesi, collegandovi con il link. Non costa nulla solo la registrazione al FAI (Fondo Ambiente Italia) Grazie a Tutti.
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