venerdì 16 agosto 2013

Costituzione di carta



Fondamentalmente la gente conosce la verità. Non hanno a conoscenza i contorni delle diverse situazioni, delle diverse circostanze concrete, ma grosso modo tutti hanno la cognizione che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese. Tutti hanno la cognizione che c'è qualcuno che è più furbo, che c'è qualcuno che mette le mani in pasta è che sicuramente non possono fare le stesse cose che fa lui. In sostanza però, queste circostanze, questi fatti che hanno generato questo stato di cose, non le vogliamo sentire perché, giustamente, siamo occupati a risolvere una serie di problemi; come sopravvivere, come pagare la scadenza delle bollette, Imu, Iva, Irpef.
Tutti questi ostacoli è molto meglio nasconderli, fare come gli struzzi, mettendo la testa sotto la sabbia. Tuttavia alla fine tutti i nodi vengono al pettine.

La situazione è estremamente grave e preoccupante, il nostro modello democratico ormai è da considerarsi completamente al tramonto. Il governo Letta che si è caratterizzato per non aver fatto nulla, perché nulla sta facendo sui temi economici, sui diritti effettivi dei cittadini, sull’assillo delle loro condizioni economiche, sulle condizioni di povertà. Nulla sta facendo, però si sta muovendo a testa bassa su quelle che sono chiamate le fantomatiche riforme costituzionali. Ci sarà un perchè se sono urgenti queste riforme. Innanzitutto, il governo Letta ha nominato un comitato di 35 saggi, precedentemente il Re Giorgio ne nominò 10, un amplificazione di saggi, in teoria in Italia esistono 45 saggi, in realtà non è così. La frase 《Beato quel popolo che può annoverare fra i suoi abitanti almeno un saggio》. In Italia ne abbiamo certificati 45, possiamo dire che il popolo italiano vince perché abbiamo molti più saggi di tutti gli altri popoli messi insieme.

Scorrendo i nominativi di questi 35 seggi c'è di tutto e di più, l’applicazione della spartizione partitocratica. C'è un tale Clementi, che potrebbe dire alla massa assolutamente nulla, giovanissimo, classe 71, famoso perché è stato testimonial di Renzi nella campagna per le primarie del PD, praticamente ce lo ha presentato, in realtà è stato il suo mentore. Quindi questo soggetto è in quota a Renzi, gli altri sono in quota al PD, in quota al terzo polo quindi Scelta Civica ed in quota al PDL, dividendosi i professori universitari, ognuno con la sua saggezza. Facendo scorrere questa lista vediamo che esistono dei casi stranissimi. Intanto c'è il presidente e componente della AGICOM, autorità garante delle comunicazioni, c'è il presidente dell'antitrust, ci sono una serie di professori, soprattutto pisani. La cosa che lascia un po' perplessi è perché di tutti questi professori universitari di Pisa, sarà la coincidenza che forse Letta è di Pisa, ma potrebbe essere soltanto una coincidenza; parecchi fiorentini, sarà perché forse Renzi è l'uomo nuovo del PD e quindi una gran parte di queste nominativi sono in quota a Renzi.

Poi ci sono come al solito Luiss e Bocconi, ad esempio c’è Rettore in quota a Monti, ciliegina sulla torta, c'è anche la fondazione San Paolo, in quota all’ex ministro Fornero.

Questi 35 saggi, sovvertendo l’art. 138 della Costituzione, dovrà riformare la Costituzione, questo è un atto eversivo, perché questo comitato non è previsto da nessuna legge. La cosa più grave è che Letta lo ha fatto con un decreto del Presidente del consiglio dei ministri, che rimane un atto amministrativo. Si deve sapere che nella gerarchia delle fonti vengono prima la Costituzione, poi la legge, infine gli atti amministrativi. E’ palese che quest’ultimo atto in realtà doveva servire per eseguire o attuare una legge, non capendo con quale autorità amministrativa, facendo una cosa straordinaria, nella forma e nella sostanza, quella di riformare la Costituzione.

Un atto eversivo e reazionario che dovrebbe essere sanzionato quantomeno di abuso di potere o di incostituzionalità. Un ulteriore gravità, commesso dal governo e da Re Giorgio, è nel disegno di legge costituzionale, questo invece è un progetto di legge del governo che verrà trasmesso alle camere. In questo disegno di legge viene stabilito che i lavori di questo comitato, che hanno tempo fino ad ottobre del 2013 dovrà essere consegnata a questa bicamerale, 20 deputati e 20 senatori. Ricevendo la delega effettiva a modificare gran parte della Costituzione:
  • forma di governo
  • forma dello stato
  • bicameralismo 
tutti atti straordinariamente importanti.

Da ottobre del 2013 fino febbraio del 2014, questa bicamerale si occuperà del lavoro fatto dal comitato dei saggi, raggiungerà un'ulteriore messa a punto grazie ai padrini politici che hanno messo questi deputati e questi senatori nella commissione bicamerale approdando, finalmente, nelle aule del parlamento. Il Parlamento avrà tempo fino ad ottobre del 2014, termine massimo stabilito dal cronoprogramma per andare a modificare completamente la Costituzione.

Ultima notazione è quella del referendum confermativo di queste riforme, se lo richiederà nei tre mesi successivi;

  • cinquecentomila cittadini italiani
  • 5 consigli regionali
  • un 1/5 dei membri di camera e senato

dovremmo fare il referendum per confermare o meno queste modifiche costituzionali.

La prima osservazione da fare è che il disegno di legge mi sembra incostituzionale, anche se l’approvazione venisse dalla stragrande maggioranza del Parlamento, in quanto non può andare contro i principi supremi della Costituzione. La Carta Costituzionale non è una Costituzione completamente modificabilie, è una Costituzione rigida, perchè alcuni principi non sono modificabili. Non è modificabile la forma repubblicana, mentre in realtà la delega è stata data, infischiandosene del rispetto costituzionale,  per riformare il tipo di Stato e il tipo di governo. La domanda da porre è 《Lo sanno o fanno finta di non saperlo》 paranoia più completa.
Questo governo che non ha un mandato chiaro ed effettivo da parte dei cittadini italiani, perché nessuno gli ha dato la delega di rivedere la Costituzione Italiana, un governo che è nato per accordi premeditati, nato per un esperimento in laboratorio, non avendo una maggioranza stabilita dagli elettori che hanno votato tre schieramenti completamente diversi. Tre forze politiche in assenza di comunicazione, dai quali ognuno cercava di essere il capo indiscusso della maggioranza assoluta in Parlamento. Adesso si sono unite per fare un governo. Questo governo addirittura sta andando oltre il mandato, creando un meccanismo di modifica della Costituzione. I principi supremi della forma repubblicana è un principio fondamentale, la rappresentanza democratica, non è modificabile.



Se qualcuno ritiene che possa essere votato il presidenzialismo o il semi presidenzialismo è in preda a convulsioni paranoiche, perché non è previsto dalla nostra Costituzione, non è leggittimo, la Sovranità appartiene al Popolo.

Il popolo esercita la Sovranità con la democrazia rappresentativa, non può eleggere un uomo solo alla guida, perchè occorre modificare completamente la Costituzione. La Corte Costituzionale, come più volte annunciato, che non si può modificare nel complessivo si può modificare un piccolo articolo, un piccolo comma, un piccolo dettaglio. L'operazione di andare a sovvertire completamente i connotati della Costituzione è un attentato alla Costituzione stessa, è un attentato all’integrità e al principio di unità della Costituzione Italiana. 

Un'attività sovversiva e quindi dovrebbe essere sanzionata, dall’altronde, pochissimi ne parlano, e nessuno però alla fine contesta. Perché le uniche persone che potrebbero contestare sono le persone che in teoria le sanno queste cose, quelle colte, quelle del mondo accademico, ma se sono pagate, il dubbio sorge.

Queste persone che dovrebbero essere libere, autonome ed indipendenti, libere di contestare e criticare tutte le scemate che vengono dette, ma se le stesse persone vengono pagate un minimo di conflitto d'interessi esiste.
Abbiamo commesso un errore grandissimo consentendo, tacitamente, l’introduzione del pareggio di bilancio, un atto violativo della Carta Costituzionale. Il principio del pareggio di bilancio porta con se una soffocazione del diritto al lavoro, del diritto alla salute, del diritto alla casa, del diritto alla pensione, del diritto alla vita dei cittadini: tutto questo non è più consentito.                                     

Siamo arrivati ad un assurdo paradosso e cioè, ci hanno tolto la speranza, hanno riempito il presente di angoscia e la tempesta ancora deve arrivare.